Ucraina, arrivano gli aiuti per le armi: Germania intervento mai attuato prima

Arrivano aiuti armamentari in Ucraina, anche da parte della Germania. Mai quest’ultima si era schierata così apertamente.

Una nave tedesca con armi a bordo
Un carro armato su una nave proveniente dalla Germania (AnsaFoto)

Ci siamo! Quella che doveva essere una piccola guerriglia per l’indipendenza del Donbas sta prendendo una valenza più internazionale. Infatti, stanno arrivando armi in difesa dell’Ucraina da gran parte dei paesi facenti parte della Nato, specie dalla Germania. I tedeschi, prima d’ora, non avevano mai fatto un’operazione del genere. Il primo ministro ucraino Zelensky ha chiesto aiuti e ora arrivano in maniera massiccia.

Di recente, quest’ultimo ha rifiutato l’aiuto da parte del presidente americano Biden, che voleva aiutarlo a fuggire. “Resto in prima linea per la difesa della nazione”, ha affermato il primo ministro sotto attacco. Inoltre, ha anche affermato di voler creare una brigata di volontari internazionale, per la difesa della sua nazione. Una vera e propria escalation che sta vedendo intervenire anche altri paesi mondiali, sia da una parte, che dall’altra.

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Le armi dalla Germania e dagli altri paesi europei

Il giornale Bild indica l'apporto armamentario all'Ucraina dalla Germania
La prima pagina in Germania del giornale Bild (AnsaFoto)

A dare sostegno in difesa dello stato europeo sotto attacco c’è in prima linea la Germania. Il cancelliere tedesco Scholz ha deciso di intervenire in difesa dello stato vicino ai propri confini. “Arriveranno armi per la difesa e sotto la richiesta delle autorità ucraine”, ha affermato quest’ultimo. Per il momento sta inviando dei missili, diversi dai Patriot, che custodisce per via di una lunga preparazione al loro utilizzo.

Anche l’Italia fa la sua parte, dato che il ministro della difesa Guerini ha inviato 1600 militari nei confini rumeni. Ad aggiungersi a tali sostegni, vi sono quelli in arrivo dagli States, dalla Gran Bretagna, dall’Olanda e dal Belgio.

Per il fronte all’attacco, a sostenere l’avanzata c’è il leader ceceno Kadyrov. La Russia non ha, di certo, bisogno di aiuti in termini di armi ma, soprattutto, di persone che vivono di guerriglia e che sanno come affrontare alcune situazioni tragiche sul campo.

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