Caro bollette, mazzata di 38,5 miliardi sulle famiglie. Ecco perché e quali settori rischiano il blackout

A causa del caro bollette, è prevista una mazzata di 38,5 miliardi sulle famiglie. Assoutenti ha lanciato l’allarme e ha spiegato perché accadrà tutto questo. In crisi molti settori, che ora rischiano il blackout.

Caro bollette, mazzata di 38,5 miliardi sulle famiglie. Ecco perché e quali settori rischiano il black out

Per famiglie e aziende saranno mesi duri a causa del caro bollette. Secondo un report di Assoutenti, ci saranno pesanti ripercussioni sul portafoglio degli italiani a causa dell’aumento dei prezzi al dettaglio, a loro volta provocati dai rincari di luce e gas.

Secondo l’associazione no profit per la tutela dei consumatori, l’aumento bollette di luce e gas di questi mesi stanno creando una catena di rialzo dei prezzi. Le aziende, per far fronte alle spese impazzite, stanno scaricando il peso sui clienti con un amento dei prezzi dei singoli prodotti. Tutto questo, secondo Assoutenti, provocherà una mazzata di 38,5 miliardi sulle famiglie.

La situazione è legata alla crisi energetica e allo scarso approvvigionamento di gas ed energia elettrica. Ciò ha provocato un aumento consistente dei prezzi che si sta riversando soprattutto sulle spalle delle aziende. Secondo la Cgia di Mestre, nei primi tre mesi del 2022 si dovranno pagare 14,7 miliardi di euro in più rispetto al 2019. Se a questa cifra si sottraggono gli 1,7 miliardi di contributi previsti dal Governo, la cifra resta ugualmente terrificante: 13 miliardi per luce e gas.

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Caro bollette, mazzata di 38,5 miliardi sulle famiglie. Aumenti del 400 per cento. Ecco le filiere a rischio

Caro bollette, mazzata di 38,5 miliardi sulle famiglie. Ecco perché e quali settori rischiano il blackout

Secondo i calcoli, gli aumenti sfiorano il 400 per cento. In difficoltà, in questo momento, ci sono le imprese del vetro, della ceramica, del cemento, della plastica, della produzione di laterizi, la meccanica pesante, l’alimentazione. Filiere che hanno alti consumi di gas.  Ma anche le aziende dell’agroalimentare, il commercio, alberghi, bar-ristoranti, cinema, impianti sportivi. Rischiano tutti il blackout.

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