Viaggi, i 4 Paesi più a rischio intossicazione alimentare | Quali cibi evitare all’estero: le regole dell’OMS

La cosa bella dei viaggi è conoscere altre culture, vivere il relax e assaporare cibi diversi da quelli abituali. Ma è proprio qui che bisogna stare attenti: nel mondo esistono oltre 250 tossinfezioni alimentari. I Paesi esteri più a rischio sono 4, ecco quali cibi evitare secondo l’OMS

Spesso alcuni alimenti che apparentemente possono risultare innocui possono rivelarsi insidiosi. Questo accade soprattutto all’estero, nei Paesi dove le condizioni igieniche sono spesso più carenti, e dove le intossicazioni alimentari sono più frequenti.

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Viaggi, i 4 paesi più a rischio intossicazione alimentare secondo l’OMS (Pixabay)

L’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che negli ultimi anni oltre il 70% dei viaggiatori provenienti da questi paesi ha accusato, durante il soggiorno o al ritorno a casa, diversi problemi di salute legati al cibo ingerito. I Paesi più a rischio sono 4. Ecco quali cibi evitare di mangiare e quali, invece, quelli sicuri.

Viaggi, i 4 Paesi più a rischio intossicazione alimentare | Quali cibi evitare secondo l’OMS

Nel mondo ad oggi esistono più di 250 tossinfezioni alimentari, che sono causate da diversi agenti patogeni, la maggior parte batteri, virus e parassiti.

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I cibi da evitare nei viaggi all’estero secondo le regole dell’OMS (Pixabay)

Come riporta anche il Messaggero, la causa maggiore di malessere proveniente da una intossicazione alimentare è data da una forma di gastroenterite conosciuta comunemente come “diarrea del viaggiatore”. Il periodo di incubazione della malattia è breve, solitamente si manifesta entro 3 giorni con crampi addominali, diarrea, vomito e, a volte, febbre. I Paesi più a rischio sono quattro:

  1. Africa Centrale;
  2. Sud-Est asiatico;
  3. Medio Oriente;
  4. Sud America.

In questi Paesi alcuni cibi sono ritenuti maggiormente più a rischio e dunque, da evitare. In particolare perché la contaminazione degli alimenti, soprattutto d’estate, avviene più facilmente.

I cibi più a rischio contaminazione

Una contaminazione può avvenire attraverso alcuni microrganismi presenti negli intestini di animali sani che vengono in contatto con le loro carni durante la macellazione e, conseguentemente, infettare chi consuma quel cibo.

  • Frutta e verdura. queste possono essere contaminate se lavate o irrigate con acqua contenente tracce di feci animali o umane.
  • Uova. La salmonella può contaminare le uova dopo aver infettato il sistema ovarico delle galline.
  • Frutti di mare. In modo particolare ostriche e mitili sono da evitare crudi poiché se contaminati da virus presenti nelle acque e ingeriti possono causare infezioni.

Quindi, un alimento cotto è sempre più sicuro. Inoltre, è buona norma seguire alcune semplice regole per abbattere di molto il rischio di intossicazione alimentare.

Viaggi e cibo: Le regole dell’OMS da seguire per evitare infezioni alimentari

  • No all’acqua di rubinetto ma bere sempre acqua in bottiglie sigillate.
  • Non utilizzare cubetti di ghiaccio nelle bibite.
  • Bere solo latte confezionato, pastorizzato e a lunga conservazione.
  • Evitare in generale cibi crudi o poco cotti.
  • Evitare la frutta servita senza buccia o già tagliata.
  • Evitare alimenti serviti a temperatura ambiente anche se cotti.
  • Evitare alimenti sfusi come gelati, dolci, torte alla crema, granite soprattutto se venduti da ambulanti.

Un ultimo consiglio per i viaggiatori: rientrando da un soggiorno in un paese considerato a rischio, è auspicabile effettuare analisi microbiologiche e parassitologiche, anche se non si presentano sintomi. Questo perché a volte il parassita rimane latente nell’intestino ma vivo e in grado di contaminare altre persone.

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