Chelsea, il cambio di proprietà è ormai ad un passo: il prezzo è da record. Il patron russo Roman Abramovich pronto a incassare la cifra più alta mai pagata per una società sportiva.
L’oligarca russo, nel mirino del Governo britannico a causa dei suoi legami con il Cremlino, ora si sfrega le mani. A causa delle sanzioni imposte da Usa e Ue per la sua vicinanza al Presidente russo Vladimir Putin è stato costretto a mettere in vendita i Blues. Ovviamente la notizia ha attirato diversi miliardari, appassionati di sport, molti di questi sono americani che hanno quote in società sportive.
Quattro i consorzi rimasti in corsa per il cambio di proprietà. Il primo è guidato dal proprietario dei Los Angeles Dodgers Todd Boehly, poi c’è la famiglia Ricketts, proprietaria dei Chicago Cubs, in compartecipazione col miliardario degli hedge fund Ken Griffin. E ancora, Stephen Pagliuca, co-proprietario dei Boston Celtics e co-presidente dell’agenzia Bain Capital, infine ci sono i comproprietari dei Philadelphia 76ers Harris e David Blitzer. Le offerte presentate da alcuni di questi gruppi si aggirerebbero intorno ai 3 miliardi di sterline. Abramovich attende, stando a quanto riferito dalla piattaforma Dealogic (specializzata nell’analisi dei mercati finanziari) la cifra che il miliardario russo potrebbe incassare sarebbe la più alta mai investita per una società sportiva.
Cessione Chelsea, cambio di proprietà a un passo: possibile chiusura entro metà aprile
Abramovich ha acquistato il Chelsea nel 2003 per circa 140 milioni di sterline, pari a circa 184 milioni di dollari. In quasi 20 anni, il club ha registrato perdite per circa 894 milioni di sterline, pari a 1,2 miliardi di dollari, secondo i documenti depositati presso il registro delle imprese britannico.
Allo stesso tempo, però, l’oligarca russo ha sborsato un totale di 2 miliardi di dollari in prestiti ai membri del club per sostenerli finanziariamente. Abramovich non è, sulla carta, direttamente coinvolto nel processo di vendita dei Blues, ma già ha precisato che non intende ricavare nulla dalla cessione della squadra e di essere disposto a rinunciare ai crediti vantati nei confronti dei membri del club.
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Intanto le trattative proseguono, il cambio di proprietà si avvicina con il magnate russo che si appresta a chiudere un ciclo durato quasi due decenni, condito da spese folli, funzionali a portare il Chelsea nell’olimpo dei top club europei. Secondo i ben informati la chiusura dovrebbe arrivare entro la metà di aprile, Abramovich aspetta, i tifosi restano col fiato sospeso.
