Camorra, arrestate sette persone: trovati fucili a pompa e kalashnikov | Preparavano guerra tra clan

Duro colpo per la camorra. L’operazione dei carabinieri ha portato stamani all’arresto di sette persone nel napoletano. Sequestrati fucili a pompa e kalashnikov, servivano per preparare guerra tra clan

Sette arresti a Frattaminore (Napoli) a seguito dell’operazione dei carabinieri avvenuta questa mattina. Al momento del fermo trovate anche diverse armi pronte per essere utilizzate in una guerra tra clan.

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Camorra, arrestate sette persone, preparavano guerra tra clan (Ansa)

Le armi sequestrate sono un fucile a pompa, munizioni di vario calibro tra cui anche quelle per kalashnikov.

Camorra, arrestate sette persone e sequestrate armi da guerra

L’operazione eseguita questa mattina dai Carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Giugliano in Campania e della Stazione di Frattamaggiore, ha portato a un decreto di fermo nei confronti di sette persone.

Non solo, l’indagine degli inquirenti ha anche inflitto un duro colpo al gruppo criminale attivo nel comune di Frattaminore, paese nel napoletano.

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Camorra, arrestate nel napoletano sette persone, preparavano guerra tra clan (Ansa)

Frattaminore è da molto tempo interessato, insieme alle vicine Frattamaggiore e Arzano, da episodi di criminalità come esplosione di ordigni, intimidazioni e atti camorristici di vario genere.

Tra tutte le intimidazioni, quella che ha avuto più scalpore è stata quella rivolta al capo della Polizia municipale di Arzano, Biagio Chiariello, con l’affissione di un annuncio funebre riportante il suo nome.

In quella circostanza, per le minacce subite è stato arrestato Mariano Monfregolo, appartenente al clan omonimo.

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Gli arresti di oggi sono emessi dalla Dda di Napoli, a carico di 7 persone. Gli indagati sono accusati di vari reati. Tra i più gravi:

  • associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti;
  • detenzione e porto illegale di armi clandestine e comuni da sparo;
  • ricettazione.

Tutti i reati sono aggravati dalle modalità mafiose. Il clan criminale è noto agli investigatori per il controllo esclusivo di attività illecite quali spaccio di droga e disponibilità di armi da fuoco nel comune di Frattaminore.

Proprio le armi ritrovare erano pronte per essere utilizzate nell’ambito di una guerra tra gruppi mafiosi. L’obiettivo era imporre la propria egemonia sull’area a nord di Napoli.

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