Uccise il padre perché violento, assolto il figlio: “Era legittima difesa”

Quel 30 aprile 2020, Alex Pompa, lottò per la sopravvivenza ed è così che colpì per “legittima difesa” il padre uccidendolo con 24 coltellate. Il fatto è accaduto a Collegno, Torino e Alex voleva solo proteggere la madre da quel padre troppo aggressivo

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Uccise il padre violento, assolto per legittima difesa (Pixabay)

Nel corso di quella che è stata definita dai giudici “una lotta ingaggiata per la sopravvivenza” Alex Pompa, il giovane che il 30 Aprile 2020, a Collegno (Torino) uccise a coltellate il padre Giuseppe la sentenza è chiara, il figlio ha colpito il padre violento per proteggere la madre dalla sua feroce aggressività.

E’ quanto hanno stabilito nelle motivazioni della sentenza i due giudici Alessandra Salvadori e Melania Eugenia Cafiero.

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Uccise il padre per legittima difesa: “Era violento, volevo proteggere mia madre”. Assolto dai giudici

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Uccise il padre perché violento, ventenne assolto

Lo scorso Novembre 2022 la Corte di Assise di Torino dopo una camera di consiglio durata poco meno di sei ore, ha assolto l’imputato, Alex Pompa, dall’accusa di omicidio ai danni del padre Giuseppe morto dopo che il figlio gli inferse 24 coltellate.

Secondo la ricostruzione dei magistrati e da come riportato dall’ansa, l’atto si sviluppò in un contesto “privo di alternative che non fossero colpire o soccombere ed essere ucciso e lasciare uccidere gli altri” presenti in casa.

Il giovane 20enne Alex decise di reagire questa volta, voleva difendere la madre, vittima di soprusi e violenze da parte di un padre troppo aggressivo. Così colpì quell’uomo, Giuseppe, svariate volte con un’arma bianca procurandone il decesso. La sentenza è arrivata dopo al tribunale di Torino poco dopo le 18 di sera. Al momento del verdetto, erano presenti in aula anche la madre Maria Cotoia e il fratello Loris.

Alex Pompa è stato assolto perché il fatto non costituisce reato. La difesa aveva chiesto la piena assoluzione per legittima difesa e così è stato.

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