Mercenari Wagner, stop all’avanzata su Mosca: annuncio Lukashenko-Prigozhin. A Rostov popolazione in fuga | VIDEO

La situazione a Rostov è paradossale a tal punto che anche la popolazione si interroga su cosa stia accadendo. In migliaia alla stazione lasciano la città. Arrivati in massa i mercenari del Gruppo Wagner. Negoziato Lukashenko-Prigozhin, poi l’annuncio: “La Wagner si ferma e torna in Ucraina”. 

La popolazione a Rostov sul Don, citta meridionale in Russia, sta vivendo un clima “surreale” come raccolto da numerose testimonianze che circolano sui social. Alcuni abitanti ringraziano per le strade i mercenari della Wagner, in migliaia si sono portati alla stazione per salire sui treni e lasciare le case e la città. 

Mosca polizia
Mercenari Wagner in arrivo da Rostov, sale l’allerta a Mosca (ANSA)

Molti residenti hanno espresso la loro idea, in forma anonima, spiegando la vicenda avvenuta nel giro di poche ore. I mercenari hanno varcato il confine ucraino e preso il controllo dei siti militari, in primis della città russa.

Le opinioni delle persone di Rostov

L’agenzia Agi seppur in forma anonima per questioni di natura militare, parla di quanto accaduto nel corso di queste ore. La descrizione parte dalla città di Rostov prettamente residenziale e si sofferma anche su altre zone. “Parte della città sta vivendo una vita normale, i negozi e i bar sono aperti. La gente fa la spesa e c’è chi al supermercato ha visto anche i Wagner in coda a fare acquisti“, ribadiscono alcuni cittadini.

L’altra zona di Rostov, precisamente quella strategica dal punto di vista militare vive momenti diversi. “Proprio lì dove si trova la sede strategica del distretto militare meridionale, gli edifici del ministero dell’Interno, dell’Fsb e dell’amministrazione comunale, è più controllata e in parte bloccata“, spiegano fonti citate dall’Agi.

Piazza Rossa Mosca
Momenti difficili nella Piazza Rossa di Mosca, polizia pronta a tutto (ANSA)

Un testimone parla di “militari armati di mitragliatrice in macchina, accanto a gente seduta tranquillamente a bere il caffè al bar“. Un altro ha ribadito che prima del discorso di Putin alla nazione era ancora possibile camminare e fotografare i carri armati. “Non si sentivano serene ma i blindati erano dispersi in diverse zone“, aggiunge.

Rostov è un centro di comando importante per la logistica e le operazioni della Russia in Ucraina. La scelta di procedere con il piano “Fortezza” è l’emblema di una situazione difficile da pronosticare e dalle tantissime incognite. Al momento, infatti, non sarebbe possibile uscire ed entrare nella città. “Si sono formati grandi ingorghi e la gente non dorme da ieri sera per monitorare la situazione“, spiega un uomo citato dall’Agi.

Cosa sta accadendo a Mosca

La situazione a Mosca diventa delicata con una grande evacuazione di vari edifici pubblici causata dall’avanzata del Gruppo Wagner direzione capitale russa. A confermarlo è la BBC Russia che ha postato i video delle persone che hanno lasciato i musei vicino al Cremlino. Civili evacuati anche nei centri commerciali con il sindaco che ha invitato la popolazione a non uscire di casa.

La situazione a Mosca è surreale, la polizia moscovita sta predisponendo un piano sicurezza dopo la marcia della Wagner partita da Rostov sul Don. In città attivati i checkpoint.

Peskov Russia
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, parla della difficile situazione in Russia: smentite voci fuga Putin (ANSA)

Ci hanno pugnalato alle spalle, ma difenderemo il nostro popolo e il nostro Stato. Non si ripeteranno gli eventi del 1917“, ha spiegato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, smentendo le voci di una possibile fuga di Putin a San Pietroburgo.

Hanno lasciato in fretta e furia gli edifici storici come Galleria Tretyakov, Museo Pushkin e la Casa della Cultura Ges-2. Evacuati anche i centri commerciali Mega Belaya Dacha e Kvartal.

Prigozhin ferma l’avanzata di Wagner

La svolta in una giornata carica di tensione che ha fatto scattare l’allarme in Russia, ai confini e in tutta l’Europa potrebbe essere arrivata dopo un negoziato tra il presidente bielorusso Alexander Lukashenko e il capo dei ribelli della Wagner Evgenij Prigozhin. Le agenzie agenzie russe Tass, Ria Novosti e Interfax citano il leader bielorusso che affermerebbe come Prighozhin abbia accettato di allentare la tensione dopo un negoziato durato tutto il giorno. “Il capo della milizia ha accettato lo stop all’avanzata. E’ stata trovata una soluzione accettabile, garantita la sicurezza per i suoi combattenti” conclude la nota stampa bielorussa. Poco dopo anche il capo dei ribelli conferma: “Ci fermiamo e torniamo in Ucraina. Evitato così un bagno di sangue”. 

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