Allarme vacanze, prezzi alle stelle: aumenti fino al 50%

L’estate è cominciata, ma per molti è già tempo di gelo: la colpa non è delle temperature, ma del portafoglio. Le cifre della stagione.

La sabbia scotta e il piatto piange. Stessa spiaggia, stesso mare ma opportunità diverse: andare in vacanza, quest’anno, non è così scontato. In primis perchè non è detto che tutti partano e, in secundis, quasi nessuno ha voglia di spendere troppo. Lo conferma il Codacons che, secondo una recente stima, analizza non solo lo scetticismo degli italiani a partire, ma anche e soprattutto la scarsità di possibilità economiche.

Estate 2023 aumenti
Estate 2023, aumenti vertiginosi (ANSA)

Tradotto: le persone vorrebbero andare in vacanza, ma il capitale per potersi permettere il riposo è troppo elevato. Qui torna in auge un discorso vetusto, ma sempre attuale: la popolazione lavora esclusivamente per sopravvivere. Gli attuali salari non permettono una programmazione a lungo termine, neanche rispetto alle vacanze.

Vacanze sottocosto, partire è un’impresa: l’inflazione la fa da padrona

Un tempo non troppo lontano c’erano le partenze intelligenti, oggi la cosa più intelligente da fare – secondo le statistiche – è rimanere a casa. L’aumento di prezzi c’è su tutto, ma se gli altri anni l’ascesa era dovuta all’aumento delle offerta, nella stagione entrante si deve principalmente all’aumento dei rincari.

Aumenti estate 2023
Prezzi in aumento per la bella stagione (ANSA)

La materia prima – a qualsiasi livello – costa di più e i prezzi lievitano. Di quanto? Almeno il 50%. La metà esatta di una torta che non vuole mangiare – per usare una metafora – più nessuno. Nello specifico, rispetto al caro-alberghi, in testa si piazza Firenze. Subito dopo c’è Palermo e al terzo posto Milano.

Gli aumenti città per città: le stime del Codacons

Il capoluogo di Regione lombardo lotta con il caro affitti, ma sul piano delle vacanze si mantiene ancora entro tariffe “umane”. Poi c’è Olbia, Venezia, Roma e la provincia di Ravenna. Gli aumenti partono da un massimo del 53% e arrivano a un minimo del 20%. Sempre di maggiorazioni si tratta, per questo se le tariffe erano già alte pensare di fare un soggiorno diventa proibitivo.

Vacanze prezzi
Tariffe da capogiro sotto l’ombrellone (ANSA)

Stesso discorso per i trasporti: un biglietto aero o di treno presenta un aumento pari al 43,9% se la metà è italiana, si attesta sul 42,6% se si sceglie una località europea e tocca il 36,8% qualora il viaggio fosse internazionale. Benzina e gasolio, per chi scegliesse la macchina, sono in rialzo del 3,8%.

Villaggi ultima speranza, ma attenzione ai pacchetti vacanza

I pacchetti vacanza, invece, non consolano: una settimana in un villaggio può arrivare – secondo lo studio – a toccare il 19% in più rispetto allo scorso anno. Si scende solo in base alla località, ma la percentuale più bassa (di maggiorazione) è 11,5%. Senza contare, poi, le tariffe sul piano alimentare: i gelati, per non parlare di altro, sono aumentati del 20%.

L’estate italiana deve lottare con l’inflazione e con il meteo, nella speranza di finire quantomeno in parità: gli esercenti sono già sul piede di guerra, la concorrenza è spietata. Le aspettative al minimo. Spiagge deserte e portafogli vuoti: il leitmotiv di un’estate che deve ancora cominciare, ma vorrebbe già calare il sipario.

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