Crisi di Governo, Mario Draghi si è dimesso | Elezioni anticipate: quando si vota

Mario Draghi, terminato il colloquio con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: il Premier ha rassegnato le dimissioni.

Per comprendere la crisi politica che sta per investire il nostro Paese è giusto partire dalla certezza dei numeri: la maggioranza di Governo non esiste più.

Mario Draghi

Nel tardo pomeriggio di ieri la conta dei voti sulla fiducia, la doccia gelata arriva quando la Presidente del Senato Elisabetta Casellati annuncia l’esito dello scrutinio: presenti 192, votanti 133, favorevoli 95, contrari 38. Tradotto, l’Esecutivo di unità nazionale non c’è più. Il Governo ottiene la fiducia in carica, quindi potrebbe proseguire con pienezza dei poteri, ma sarebbe un Governo di minoranza in quanto non ha raggiunto la maggioranza assoluta.

Uno scenario inimmaginabile solo pochi giorni fa. L’Esecutivo è a fine corsa, allo strappo di Conte si sommano i dietrofront dell’ultima ora di Salvini e Berlusconi. Letteralmente un all-in sulle elezioni anticipate. Uscendo da Palazzo Madama Draghi risponde ai giornalisti con una battuta. Presidente, va al Colle per le dimissioni? “Per ora prendo l’ascensore”. Più tardi arriva la notizia che il Premier vedrà Mattarella solo oggi, dopo aver annunciato a Montecitorio le sue dimissioni irrevocabili. Un modo per accendere i riflettori sui partiti responsabili della caduta del Governo: Movimento 5 Stelle, Lega e Forza Italia, in ordine di apparizione sulla scena del ‘crimine’.

Crisi di Governo, Mario Draghi si è dimesso: si va verso le elezioni anticipate

Questa mattina la quinta salita di Draghi al Quirinale in pochi giorni. L’ultima e decisiva nelle convulse ore di una crisi di Governo in cui si è capito che un tentativo in extremis di ricomposizione della maggioranza sarebbe stato del tutto inutile.

Mario Draghi
Crisi di Governo, Mario Draghi si è dimesso: si va verso le elezioni anticipate

“Alla luce del voto espresso ieri sera dal Senato della Repubblica chiedo di sospendere la seduta perché mi sto recando dal Presidente della Repubblica per comunicare le mie determinazioni”. Lo ha annunciato questa mattina il Presidente del Consiglio Mario Draghi intervenendo a Montecitorio. Così poco prima delle 9.30 il Premier è arrivato al Quirinale, nel colloquio con Mattarella, durato circa mezz’ora, ha ribadito le sue dimissioni irrevocabili. E il Presidente della Repubblica non ha potuto fare altro che prendere atto delle volontà del Premier. Draghi e l’Esecutivo resteranno in carica fino alle prossime elezioni per il “disbrigo degli affari correnti”.

Oggi pomeriggio verranno sciolte le Camere: Sergio Mattarella riceverà la Presidente del Senato Elisabetta Casellati alle 16:30, mentre il Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico è atteso al Quirinale per le 17.

Si torna alle urne, due date al vaglio: ecco quando si voterà

Gli ultimi dubbi potrebbero essere sciolti già stasera, dopo l’incontro tra i Presidenti di Camera e Senato Roberto Fico ed Elisabetta Casellati e il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Difficile ipotizzare un ritorno alle urne il 18 settembre perché non ci sarebbero i tempi tecnici per far votare gli italiani all’estero, rimangono sul tavolo le domeniche del 25 settembre e del 2 ottobre. Al momento l’unica certezza è che con le prossime elezioni entrerà in vigore la riforma sul taglio dei parlamentari, di conseguenza il prossimo Parlamento sarà composto da 400 deputati e 200 senatori, con un taglio complessivo del 36,5% dei componenti delle due Camere.

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