Gardaland, mancano i lavoratori stagionali | La decisione aziendale è drastica

Gardaland, il parco divertimenti più grande d’Europa è in procinto di chiudere. La motivazione data dai vertici aziendali è assurda: “Mancanza di personale stagionale”. Così, oltre 13 attrazioni verranno fermate

A Gardaland mancano i lavoratori stagionali. Il parco divertimenti più grande d’Italia e d’Europa, con 2,7 milioni di ingressi registrati nel 2021, quest’anno è costretto ad anticipare la chiusura di numerose attrazioni.

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Gardaland, mancanza di personale, la decisione aziendale assurda (Immagini gardaland)

La decisione è stata appena annunciata dai vertici aziendali del Parco e non solo ha spiazzato l’opinione pubblica ma soprattutto ha mandato su tutte le furie i visitatori, specie gli abbonati. Ondate di proteste e reclami per riavere i soldi indietro. I giochi sono finiti, e all’improvviso la questione diventa seria.

Gardaland, mancanza di lavoratori | La decisione aziendale: “Dobbiamo chiudere prima”

Dalla decisione annunciata dall’azienda sulla chiusura anticipata di diverse attrazioni dalle 23 alle 19, le proteste stanno aumentando in queste ore.
Sul web si leggono i reclami dei visitatori alla notizia appena resa nota: “A questo punto voglio i soldi indietro” oppure, “Queste restrizioni al momento della vendita non c’erano!!!”.

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Gardaland, la decisione aziendale di chiudere sciocca gli utenti (gardaland.it)

Un altro utente scrive: “Io aspetto apposta le 21-22 per fare le jungle illuminate e adesso chiudono alle 19??? Cioè con il sole quindi l’illuminazione notturna la vedo con il binocolo!!!”. “Ciò non toglie che sia ingiusto anche chiudere queste attrazioni alle 19. Io stessa, sempre per lavoro, avevo preventivato di venire alcune volte il venerdì alle 18 ma se è così non so quanto convenga visto che proprio alcune delle attrazioni che non ho incluse negli express mi chiudono presto”.

Una marea di recriminazioni arrivate sul sito web del parco divertimenti fanno capire lo stato disastroso in cui Gardaland si trova quest’anno.

I post di protesta sono solo una parte di tutti i reclami che in queste ore stanno invadendo i social in merito alla decisione presa dai vertici aziendali. La chiusura anticipata di ben 13 attrazioni, a partire da domenica 19 giugno, ha suscitato molta rabbia.

Le 13 attrazioni che si fermeranno e le scuse dei vertici aziendali

Le attrazioni che si fermeranno in anticipo sono:

  1. Jungle Rapids;
  2. Magic House;
  3. Superbaby;
  4. Funny Express;
  5. Flying Island;
  6. Baby cavalli;
  7. Peter Pan;
  8. Cinema 4D Experience;
  9. Space Vertigo;
  10. Colorado Boat;
  11. Kung fu Panda Master;
  12. Albero di Prezzemolo;
  13. Baby Canoe.

Mentre in coincidenza con l’evento di questa sera “Notte Bianca” le medesime attrazioni saranno disponibili fino alle 20. Ai reclami arrivati, la direzione di Gardaland ha risposto con una nota di scuse:

“Siamo estremamente dispiaciuti per la delusione causata da questa situazione che è temporanea e che contiamo di risolvere al più presto. Purtroppo, siamo costretti a ridurre gli orari di apertura di alcune nostre attività a causa di eventi esterni ed indipendenti dalla nostra volontà, quali la forte carenza di lavoratori stagionali“.

L’idea aziendale rimane comunque quella che la chiusura di alcune attrazioni possa essere solo una soluzione d’emergenza temporanea.

Un vero smacco per gli affezionati di Gardaland, la cui nuova stagione apre le danze proprio sabato 18 giugno, con uno degli eventi più coinvolgenti dell’anno: Gardaland Night is Magic.

A partire da oggi e fino a domenica 11 settembre Gardaland ha annunciato, come riporta il Corriere, che “prolungherà l’apertura fino alle ore 23 permettendo così ai visitatori di godere della magia di Gardaland per ben 13 ore. Mentre proprio il 18 giugno, sarà la volta della Notte Bianca: l’imperdibile evento durante il quale l’apertura verrà prolungata ulteriormente fino all’una di notte.

La replica di Gardaland

Sulla vicenda nel pomeriggio in una nota all’Ansa l’Amministratore delegato del parco, Sabrina De Carvalho, ha spiegato così il momento: “Stiamo continuando ad assumere e attivando tutti gli strumenti per integrare il personale ancora mancante. Mano a mano che si procederà con il recruiting e si raggiungerà il numero necessario di addetti, apriremo progressivamente le attrazioni chiuse per permettere ai nostri visitatori di godere al massimo le giornate al Parco”. 

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