La guerra in Ucraina è partita e c’è già da analizzare la questione sfollati. Intanto l’Unione europea ha già in mente cosa fare e in quale modo: tutti i dettagli.
L’emergenza umanitaria in Ucraina è già diretta conseguenza della guerra avviata dalla Russia. La Commissione europea e i vari Paesi avrebbero di fatto chiesto l’applicazione della direttiva per ospitare temporaneamente gli sfollati in fuga dalle zone del conflitto. Si tratta di una direttiva del 2001 che non sarebbe stata mai applicata, almeno per il momento.
Secondo quanto stabilito, questo strumento dovrebbe servire per organizzare gli arrivi di massa dei cittadini stranieri che hanno lasciato il Paese per violazione dei diritti umani, guerre e gravi episodi di violenza. Di fatto è stata introdotta anche la protezione per gli sfollati, un provvedimento immediato e certamente importante per chi fugge da situazioni ingestibili. Non sarebbe imposto la distribuzione dei richiedenti asilo per i Paesi dell’Ue.
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Guerra in Ucraina, sfollati in arrivo nei vari Paesi
La soluzione temporanea avrebbe di fatto confermato l’arrivo di migliaia di sfollati, da qui la necessità di indicare i gruppi che effettivamente necessitano di adeguata protezione. Il provvedimento avrebbe un anno di durata, ma sarebbe estendibile fino a un massimo di due.
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Questo modus operandi potrebbe comunque terminare qualora il Consiglio dovesse ritenere sicuro, nonché senza problemi, un eventuale rimpatrio degli sfollati nei rispettivi Paesi di origine. Al contempo è necessario comunque che gli Stati dell’Ue accertino la volontà degli sfollati di entrare nel loro territorio, aspetto ritenuto fondamentale dalla politica europea.
