Russia, fuori dallo Swift: cos’è e perché questa sanzione spaventa il mondo

La Russia potrebbe essere esclusa dallo Swift. L’esclusione di Mosca dal sistema internazionale di pagamenti sarebbe un duro colpo per l’economia russa. Ma Salvini avverte: “Così Italia a rischio blackout”.

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Perché questa sanzione spaventa il mondo

Telefonata tra Mario Draghi e Volodymyr Zelensky, dopo il malinteso di ieri. Il Presidente ucraino ha spiegato che il Premier italiano ha confermato il sostegno all’esclusione della Russia dal sistema di pagamento Swift, il sistema internazionale di transazioni.

Lo Swift, acronimo di Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication, è il sistema di riferimento per lo scambio delle transazioni finanziarie a livello mondiale. L’uscita della Russia avrebbe ovviamente effetti sull’economia sovietica ma anche quelle degli Stati che, attualmente, mantengono rapporti di tipo finanziario e commerciale con Mosca.

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Russia fuori dallo Swift, cos’è il sistema internazionale di transazioni

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Cos’è il sistema internazionale di transazioni

Il sistema Swift è stato creato nel 1973 e ha la sede legale in Belgio. Attualmente raggruppa oltre 11mila organizzazioni finanziarie e bancarie di oltre 200 Paesi e ne gestisce l’essenziale degli ordini di pagamento. L’anno scorso lo Swift ha registrato una media giornaliera di 42 milioni di passaggi, con un incremento di traffico dell’11,4% rispetto al 2020.

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In sintesi, si tratta di un sistema informatico che mette in comunicazione le banche di tutto il mondo e permette il trasferimento di denaro e altre operazioni finanziarie a livello globale.

L’allarme di Salvini: “Così Italia a rischio blackout”

L’esclusione della Russia dallo Swift avrà ovvie ripercussioni sull’economia di Mosca ma il leader della Lega Matteo Salvini è preoccupato dal possibile impatto che la sanzione potrebbe avere sul nostro Paese. “Se blocchi la possibilità di fare pagamenti bancari bisogna mettere in conto che fra qualche settimana l’Italia possa rimanere al buio e al freddo, avverte Salvini.

“Ovviamente – prosegue Salvini se l’Italia è dipendente per metà dalle forniture di gas dalla Russia, cercheremo di fare tutto il possibile senza lasciare milioni di italiani al freddo e senza costringere l’Italia al blackout. Non possiamo lasciare la povera gente al freddo. Il gas che l’Italia compra lo paga in banca, non col baratto, conclude.

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