Guerra Ucraina, Russia abbatte sei navi. “Caduti sono eroi”

Durante una battaglia navale 6 navi ucraine sono state abbattute dalla Russia. Secondo Kiev, nell’Isola dei serpenti sono morti alcuni eroi.

La bandiera dell'Ucraina ammainata
Un militare della marina mentre ammaina la bandiera ucraina (AnsaFoto)

Una situazione che sta degenerando su ogni fronte militare. Una vera e propria catastrofe diplomatica divenuta una guerriglia tragica con ogni mezzo. Quello della guerra Ucraina è un problema arrivato fino alla battaglia navale, con l’abbattimento di 6 navi da parte della Russia. Al momento, a vincere sembra essere l’offensiva, dato che ha conquistato la determinante Isola dei serpenti.

La lotta per l’indipendenza del Donbass si è estesa a tutta la nazione ucraina, nella speranza da parte del Cremlino di mettere fine ad anni di offensive da parte dei nazionalisti agli indipendentisti. Il presidente Vladimir Putin ha affermato di aver risposto alla richiesta di aiuto da parte dei separatisti e, ora, a farne le spese è tutta la popolazione guidata dal primo ministro Volodymyr Zelensky.

Quest’ultimo, sta tentando il tutto per tutto per non farsi catturare dai militari nemici, fomentando l’odio verso di loro da parte della popolazione. Dall’altra parte, la risposta è incentrata sulla volontà di liberare il paese ex sovietico da forze neo-naziste.

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La Russia rivendica l’abbattimento di 6 navi militari nemiche

bandiera ucraina in poppa su una nave
Una nave militare ucraina con la bandiera in poppa (AnsaFoto)

Nelle passate ore, l’offensiva era riuscita ad occupare la strategica Isola dei serpenti, in cui sono morte, per la sua difesa, 13 guardie che picchettavano la zona. “I caduti sono eroi”, fanno sapere dalla capitale assediata. Sembra che alla richiesta di liberare l’isola, queste ultime abbiano risposto insultando i militari pronti all’attacco. La reazione è stata immediata e la conquista semplice.

Poche ore fa, però, il Cremlino ha rivendicato una vittoria nella battaglia navale nel Mar Nero. Il Ministero della difesa russo ha affermato che vi erano 16 mezzi a proteggere l’area, presa di mira per essere riconquistata dall’esercito di Kiev. Un’indiscrezione molto pesante è relativa all’utilizzo di alcuni droni, che sembra siano stati guidati dagli Stati Uniti.

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