La Roma perde i pezzi: un dirigente si dimette. Cosa sta succedendo nel club

La Roma sta attraversando un periodo difficile, fra ritorsioni disciplinari e risultati che non arrivano, anche l’addio di un dirigente.

Roma Friedkin
Roma nel caos, dimissioni in società (Getty Images)

Arrivederci, Roma. Sono in tanti a poterlo dire con spensieratezza, ma ultimamente nella società giallorossa qualcosa non funziona. Così quello che può sembrare un saluto affettuoso si trasforma in una spada di Damocle. Molti stanno pensando di abbandonare la nave: compreso Mourinho che ha un contratto di tre anni, ma a fine stagione tirerà le somme e deciderà se continuare oppure no.

Qualche dubbio c’è perchè lo Special One dimostra di essere insofferente e, forse, i risultati che non arrivano c’entrano in parte: è più una questione di lavoro che non riesce a fare come vorrebbe, con chi vorrebbe. Intanto, se Mou deve riflettere, c’è chi una decisione l’ha già presa.

Roma, un dirigente alla porta: scattano le dimissioni

Roma Friedkin
I Friedkin allo stadio (Getty Images)

Maurizio Costanzo non è più il Responsabile della Comunicazione giallorossa: si è dimesso questa mattina dopo che la società gli aveva affidato l’incarico da Luglio. C’erano i presupposti per fare un gran lavoro insieme, ma tutto sembra essere tradito dalla lettera di congedo: “Lascio – scrive Costanzo – perchè non mi è stata data la possibilità di svolgere il ruolo che mi è stato assegnato. Resto assolutamente pro Mourinho e continuerò a tifare Roma”.

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Insomma, Costanzo esce dalla porta principale senza sbatterla. Quello che emerge è che, nell’ambiente giallorosso, in questo periodo, ci sia grande dispersione: nessuno sa bene quale sia la direzione da prendere. A quanto pare, non solo in campo. Mourinho potrebbe averlo capito e per questo storce il naso in più di un’occasione.

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Fa parlare con proteste vibranti e situazioni al limite del paradossale, con la squalifica che segna un’altra beffa nel cammino stagionale giallorosso. Tolto questo, attualmente, ci sarebbe poco altro da dire: la Roma perde un altro tassello del mosaico. Impossibile per i Friedkin definire tutto questo semplici “scosse di assestamento”.

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