Coldiretti, “Addio a latte e formaggi made in Italy”: mossa pericolosa per l’Italia

Dal 31 dicembre scadrà l’obbligo di etichettatura di latte e formaggi made in Italy. Dal prossimo anno quindi, le nostre eccellenze  rischieranno di confondersi con altri prodotti di bassa qualità.

Coldiretti, dal nuovo anno niente più formaggi made in Italy

Le nostre eccellenze alimentari stanno rischiando molto, a denunciarlo il presidente della Coldiretti Ettore Prandini in occasione dell’inaugurazione della Mostra Nazionale del Bovino da latte promossa da Anafibj nell’ambito della Fiera agricola e Zootecnica di Montichiari con il Ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli

Dal 31 dicembre infatti scadrà l’obbligo di etichettatura per latte e formaggi 100% made in Italy. Si tratta di un passo indietro pericolosissimo rispetto a un percorso di trasparenza che nel corso degli anni ha portato indiscussi benefici ai cittadini consumatori e alle imprese della filiera agroalimentare che hanno puntato sul 100% Made in Italy” ha dichiarato Patuanelli. 

Coldiretti, i nostri prodotti confusi con quelli di bassa qualità

Coldiretti, allarme per latte e formaggi made in Italy

Il grosso problema quindi, è quello di confondere le nostre eccellenze esportate in tutto il mondo, con prodotti di scarsa qualità e di danneggiare quindi anche la nostra economia agricola. “Si rischia così di creare nuovi spazi di manovra per chi inganna i cittadini con prodotti di bassa qualità spacciati per nostrani. Chiediamo dunque al Governo di intervenire con urgenza per la proroga del decreto sul latte e i formaggi e per tutti gli altri in scadenza. L’Italia, che è leader europeo nella qualità, ha infatti il dovere di fare da apripista nelle politiche alimentari comunitarie – aggiunge Prandini – poiché in un momento difficile per l’economia dobbiamo portare sul mercato il valore aggiunto della tracciabilità con l’obbligo di indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimenti, venendo incontro alle richieste dei consumatori italiani ed europei

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Una situazione inaccettabile, che ha portato anche ad una mobilitazione generale. Sono infatti 1,1 milione le firme raccolte con l’iniziativa Eat original! unmask your food” promossa dalla Coldiretti, da Campagna Amica e da altre organizzazioni europee, da Solidarnosc a Fnsea, per l’estensione dell’obbligo di etichettatura con l’indicazione dell’origine su tutti gli alimenti.

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