Rivoluzione rossonera: il Milan cambia dall’interno mettendo alla porta una leggenda. Via Maldini, dentro Moncada: i possibili scenari.
Tutto è cominciato qualche anno fa, quando doveva essere la volta di Rangnick al Milan: già lì Maldini ha iniziato ad avere i primi mal di pancia. L’uomo RedBull, considerato uno dei maggiori esponenti della nuova filosofia tedesca che vuole costruzione e strategia dal basso applicati al calcio, avrebbe dovuto cambiare il Milan dall’interno.
Alla fine è rimasto fuori. Il motivo era Paolo Maldini: Rangnick non lo voleva, preferiva mettere suoi uomini nella dirigenza. Togliere Maldini dal Milan, però, è come togliere il Duomo da Milano: per farlo devi essere molto convincente. Lo è stato, qualche anno più tardi, Gerry Cardinale.
Milan, tutto su Moncada: chi è l’uomo che ha messo alla porta Maldini
Sono bastate, secondo le ricostruzioni, due ore di rottura totale, insanabile e forse definitiva. I tentativi per ricucire lo strappo potrebbero esserci, ma resta che l’ex capitano e Direttore Tecnico è stato formalmente sollevato dal progetto insieme al Direttore Sportivo Ricky Massara. Una rivoluzione in pieno mercato e le ripercussioni già si vedono: Leao, uno dei principali esponenti del nuovo corso rossonero, fresco di rinnovo, ha espresso il proprio disappunto rispetto alle recenti prese di posizione societarie.
Maldini era (e resta) un punto di riferimento nella Milano rossonera non solo per la sua storia, ma anche per il suo operato. Quello che, da ora in poi, spetterà a qualcun altro. Nello specifico, Geoffrey Moncada. Un uomo che comincia a lavorare nel calcio all’età di 18 anni, muovendo i primi passi come video-analyst.
Da Mbappè a Kalulu: tutte le sue scoperte
Oggi di anni ne ha 35 ed è uno dei più promettenti nel suo settore: guarda, conosce, analizza e scova calciatori. La sua intuizione migliore finora si chiama Kylian Mbappè: lo scopre nel 2011 e l’anno successivo lo porta al Monaco fino al 2016. In quel momento diventa capo dell’area scouting del club.
A dicembre 2018, quando Mbappè era già Mbappè e faceva tremare la Torre Eiffel con le sue prodezze, Moncada viene chiamato al Milan. Stesso anno in cui Maldini assume il controllo dell’area tecnica. Moncada scopre diversi giocatori: il canto del cigno è Pierre Kalulu, notato nel Lione quando ancora non era tra i professionisti.
Prelevato per 450.000 euro dalla Ligue 1 fino a diventare una delle maggiori promesse del calcio moderno. C’è la fila per avere il difensore centrale. Questo è bastato a Cardinale, probabilmente insoddisfatto della politica di mercato (e non solo) del recente passato, per cambiare rotta. Maldini e Massara sollevati dall’incarico: Moncada prossimo allo scatto di carriera.
Il nuovo piano di Cardinale
Se diventasse davvero lui il nuovo Direttore Tecnico rossonero, l’intenzione sarebbe quella di mettere insieme una corazzata di giovani Under 25 promettenti che potrebbero fornire a Pioli nuova linfa. I cicli finiscono, a qualsiasi livello, stavolta – secondo i tifosi rossoneri – sarebbe servito un po’ più di tatto.
Con Maldini se ne vanno 40 anni di storia del Milan, senza contare le generazioni precedenti. Cesare, dovunque sia, ringrazia ma non troppo per questa porta che si chiude lasciando più spifferi che certezze. Stesso discorso per Massara che dalla sua non avrà il background storico, ma può contare una scalata che – tra alti e bassi – ha portato uno Scudetto e una semifinale di Champions. Toccherà a Tare (forse, è lui l’uomo più quotato in qualità di nuovo DS) cercare di fare lo stesso.