Alfredo Cospito, arriva la sentenza della Procura Generale: cosa succede ora. “E’ lucido e determinato”

Sul caso controverso dell’anarchico Alfredo Cospito la Procura Generale reso noto il suo parere: rifiutata la proposta dei domiciliari. Il detenuto rimane in carcere. Al via l’udienza in ospedale sull’istanza. 

La decisione è arrivata dalla Procura Generale di Milano Francesca Nanni e il sostituto Nicola Balice: rifiutata la richiesta di differimento della pena con detenzione domiciliare presentata dal legale di Alfredo Cospito, l’anarchico in sciopero della fame da cinque mesi.

Caso Cospito
Caso Cospito, l’anarchico rimane in carcere. Negati i domiciliari (ansa9 free.it

Questa mattina si è tenuta l’udienza presso l’ospedale San Paolo di Milano dove è ricoverato da alcune settimane Alfredo Cospito. Ora i giudici della sorveglianza avranno a disposizione cinque giorni di tempo per decidere sull’istanza.

La richiesta dei domiciliari era stata avanzata dalla difesa dell’anarchico a seguito dei suoi noti problemi di salute. Per la procura generale però il detenuto deve rimanere in carcere. Attualmente Cospito è ricoverato presso il reparto di medicina penitenziaria del San Paolo, dove le sue condizioni sono costantemente monitorate.

Alfredo Cospito rimane in carcere. Procura nega i domiciliari: cosa succede ora

Da alcune settimane l’uomo è ricoverato presso l’ospedale San Paolo di Milano e seppur il suo stato di salute rimanga stabile, di recente ha avuto un problema cardiaco serio. Secondo i medici, Cospito resta comunque soggetto a rischio di aggravamento. Il detenuto, in sciopero della fame da 5 mesi, non assume più nemmeno gli integratori che sino a qualche tempo fa gli permettevano condizioni fisiche più forti.

Caso Cospito
Caso Cospito, negati i domiciliari all’anarchico. Rimarrà in carcere (ansa9 free.it

Oggi l’anarchico si nutre solo con acqua salata o zucchero. E’ iniziata proprio questa mattina nel reparto di medicina penitenziaria del San Paolo di Milano l’udienza per discutere l’istanza di differimento della pena, con detenzione domiciliare presso l’abitazione della sorella di Cospito presentata dal legale dell’anarchico.

Presenti nella struttura medica anche l’avvocato difensore di Cospito, il legale Flavio Rossi Albertini e i giudici della Sorveglianza Giovanna Di Rosa e Ornella Anedda, che saranno affiancati dal pg Francesca Nanni e il sostituto pg Nicola Balice. La decisione di tenere l’udienza in ospedale nasce dai sanitari dell’ospedale milanese dopo aver negato il trasferimento nel carcere di Opera per il video collegamento all’anarchico, per poter monitorare costantemente le sue condizioni mediche. I giudici, ora dovranno valutare se il suo stato di salute compatibile con la detenzione oppure no.

Le motivazioni della Procura Generale

I giudici della Procura Generale di Milano hanno le idee chiare sul motivo per il quale è stata respinta la richiesta la detenzione domiciliare per Alfredo Cospito. La procuratrice generale Francesca Nanni ha descritto l’anarchico come “Una persona lucida e determinata”. Su altre questioni il magistrato non si è voluto esprimere perchè non conosce nel dettaglio tutti i fatti dell’anarchico al 41bis.

Quanto alle condizioni di salute dell’uomo la procura ha confermato che sono gravi ma che restano invariate rispetto all’attuale quadro clinico. La presidente del Tribunale della sorveglianza Giovanna Di Rosa invece ha invitato Cospito a interrompere lo sciopero della fame ormai lungo 5 mesi.

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