Roma, Mourinho furioso negli spogliatoi | Cosa è successo dopo dopo la gara contro il Betis: due top player nel mirino

Roma, la sconfitta contro il Betis pesa (e non poco) per il punteggio ma anche a causa del fattore campo: Mourinho furioso con i suoi.

La notte porta consiglio, ma alla Roma ha portato sfortuna. I giallorossi crollano in casa contro il Betis: una sconfitta di misura quella contro gli spagnoli. 2-1 in rimonta nel finale, il peggior modo possibile per arrendersi all’avversario dopo aver sprecato troppo. Anche una traversa nega la gioia del gol a Dybala che poteva valere la doppietta. Proprio l’argentino aveva aperto le marcature su rigore.

Roma Mourinho
Mourinho una furia dopo la sconfitta (ANSA)

Il giorno dopo sono più i rimpianti delle amarezze, anche se qualcosa per essere arrabbiati c’è: il gioco funziona, la concretezza viene meno, ma si può (e si deve) migliorare. Il punto è l’attenzione: la Roma non è concentrata abbastanza. In partita Mourinho chiede maggior pragmatismo e presenza. L’intelligenza tattica dev’essere al primo punto nelle consegne di ogni giornata: il fattore campo diventa determinante.

Roma, Mourinho perde le staffe: il tecnico giallorosso non perdona

Mourinho Roma-Betis
Il tecnico stizzito dopo Roma-Betis (ANSA)

Proprio ieri ha voltato le spalle ai giallorossi. Anche e soprattutto per colpa loro. Mourinho si scaglia contro Mancini e Celik. L’esterno si è fatto male, uscendo dal campo ha ravvisato dei problemi al ginocchio. Fin qui tutto bene, o quasi. Si teme un lungo stop, ma quel che ha fatto infuriare il tecnico portoghese è la dinamica che ha portato all’infortunio: il turco rimedia un festone dal compagno di squadra. Gesto sicuramente involontario, come testimoniano le immagini sui social, ma ugualmente inammissibile per il portoghese.

È un dejavù per la Roma: è già successo in estate, nel corso di un allenamento, Wijnaldum fuori fino a gennaio a causa di un intervento scriteriato di Felix. Poi trasferito, ma il trasferimento e l’episodio non hanno correlazione alcuna. Mourinho in quel caso difese il ragazzo, chiamando a raccolta i tifosi invocando rispetto.

Ora fa lo stesso, ma chiede maggiore accortezza. Perdere un altro calciatore non era fra le priorità: si teme un lungo stop, l’ipotesi è lesione al legamento del ginocchio. Si attendono ulteriori accertamenti. Mourinho non dorme sonni tranquilli per una Roma baciata dalla sfortuna.

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