Stangata INPS: per i nati dal 1959 in pensione tre anni più tardi dal 2023, la rabbia e la delusione

Vediamo che cosa succede nel delicato mondo delle pensioni. Oggi tanti vorrebbero andare in pensione più presto ma bisogna tenere presente che con la fine dell’anno scadono tre misure molto importanti e ritorna alla legge Fornero.

Infatti con il governo Conte la legge Fornero è stata messa in pausa dall’arrivo di nuove misure più favorevoli ai pensionati.

Stangata INPS: per i nati dal 1959 in pensione tre anni più tardi dal 2023, la rabbia e la delusione
Stangata INPS: per i nati dal 1959 in pensione tre anni più tardi dal 2023, la rabbia e la delusione

Ma queste misure erano comunque a termine. Quando il governo Conte è stato sostituito dal governo Draghi, delle nuove misure sono state messe in campo. Ma comunque sia dall’anno prossimo dovrebbe tornare la legge Fornero. Vediamo che cosa succede e che cosa si rischia. La legge Fornero è come sappiamo una legge rigidissima per quanto riguarda le pensioni. Infatti con la legge Fornero l’unica pensione anticipata possibile è quella alla quale si accede con 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne di contributi. Chiedere una montagna di contributi del genere per una pensione anticipata è chiaramente assurdo.

Stangata INPS: cosa cambia dal prossimo anno

Stangata INPS: per i nati dal 1959 in pensione tre anni più tardi dal 2023, la rabbia e la delusione
Stangata INPS: per i nati dal 1959 in pensione tre anni più tardi dal 2023, la rabbia e la delusione

Perché è quasi impossibile che si possa collezionare una simile mole di contributi prima dei 67 anni. Anzi, anche dopo i 67 anni in realtà è difficilissimo. Quindi se si ritorna alla legge Fornero effettivamente andare in pensione in anticipo sarà oggettivamente impossibile. Il fatto è che per i nati fino al ’58 si può andare in pensione prima con la quota 102. Infatti è importante sottolineare come la quota 102 abbia tra i requisiti i 64 anni di età compiuti entro la fine di quest’anno. Ma servono anche 38 anni di contributi entro la fine di questo anno. Quindi per chi è nato dal ’59 in poi il problema è proprio quello di non poter usufruire di questo aiuto e di dover andare in pensione tre anni più tardi. Quindi il problema attualmente è proprio questo. Ma le cose possono cambiare.

Scongiurare il rischio della Fornero

Ma bisogna tenere presente che dall’anno prossimo tornerà la legge Fornero ma solo in teoria. Infatti il governo di centrodestra ha promesso in tutti i modi che eviterà il ritorno della Fornero grazie nuove formule pensionistiche più amichevoli. Il centrodestra giura di riuscire ad evitare il ritorno nel 2023 ma le forze politiche della sinistra non sono d’accordo. Infatti secondo i partiti di centro-sinistra i vincoli di bilancio costringeranno comunque il governo a tenere in piedi la riforma Fornero. Da questa delicata dialettica deriva il futuro delle pensioni e certamente sindacati e pensionati non staranno a guardare.

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