Truffa delle chiavi: così i ladri ingannavano le vittime | Centinaia i casi denunciati

Sono centinaia i casi di anziani raggirati dalla “truffa delle chiavi”. Il 90% delle vittime sono donne. Accade nella città di Roma e da inizio anno la polizia ha già arrestato una decina di truffatori. Ecco come agiscono 

Spuntano come funghi e sono sempre più raffinati. I nuovi metodi per derubare che circolano in Italia sono diversi e a seconda della tipologia di vittime scelte, i truffatori agiscono con la strategia più adeguata. L’ultima scoperta dagli agenti della polizia di Roma Capitale e dai carabinieri è stata ribattezzata la “truffa delle chiavi“.

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Truffa delle chiavi, così i ladri raggiravano le vittime (Pixabay)

Le prede preferite sono gli anziani e quasi la totalità sono di sesso femminile. Centinaia i casi denunciati alle forze dell’ordine. In un mese sono diverse decine le segnalazioni che arrivano e il numero cresce insieme ai nuovi modi fantasiosi per raggirare le ignare vittime.

Basti pensare che negli ultimi sei mesi le denunce arrivate ai carabinieri e alla polizia sono un centinaio. I ladri agiscono indisturbati in spazi all’aperto come parcheggi dei supermercati, centri commerciali. L’amo usato dai truffatori per agganciare le vittime è una semplice domanda: “Scusi, c’è un paio di chiavi accanto alla sua auto. Sono cadute a lei?”.

Truffa delle chiavi: la domanda dei ladri che coglie impreparate le vittime | Centinaia i casi denunciati tra gli anziani

La domanda dei truffatori al quale le vittime abboccano come ad un amo è semplice ma subdola: “Sono cadute a lei le chiavi?”. I ladri agiscono quando la “preda” è intenda a salire nella sua auto. Con questo semplice quesito scatta il piano, rovinoso per chi ci casca. Gli anziani si distraggono, guardano l’asfalto e vedono quelle chiavi, buttate per terra dai truffatori.

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Truffa delle chiavi, così i ladri raggiravano le povere vittime (Pixabay)

Ma quando si rendono conto che il paio di chiavi non appartiene a loro, ormai è troppo tardi, il truffatore ha agito. Di solito il ladro agisce in coppia con un complice che si offre di aiutare il malcapitato a reggere le buste della spesa e mentre il compare pone la fatidica domanda, lui apre lo sportello dell’auto e ruba la borsa alla vittima. La banda di ladri però ha anche un terzo uomo, e in qualche caso anche un quarto, che li aspetta nella loro auto pronti a scappare dopo il furto messo a segno. Si cade nel tranello con molta facilità perché la preda in questione non pensa che nel parcheggio del centro commerciale o del supermarket frequentato da sempre si possano nascondere dei truffatori.

Il 90% delle vittime che cadono nella rete è una donna poiché loro, a differenza degli uomini, hanno le borse. Sfilare il portafoglio nella tasca dei pantaloni o del giubbotto ad un uomo è, ovviamente, più complicato. I furti non lasciano in pace la città di Roma e nessuna zona della Capitale è al sicuro. La squadra mobile dall’inizio dell’anno è riuscita a fermare una decina di truffatori, tutti stranieri sudamericani. Il maggiore Claudio Di Stefano, come spiega il Messaggero, raccomanda alla gente, specialmente gli anziani, di non farsi mai distrarre da estranei con scuse banali come quelle delle chiavi. Barricarsi in macchina e allertare il 112 se si è difronte a dei truffatori è l’unica soluzione per uscirne indenni.

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