Berlusconi, è subito campagna elettorale: “Ecco il programma” | La sfida del Cavaliere in 8 punti

Silvio Berlusconi parte in quinta dopo lo scioglimento delle camere e l’annuncio di nuove elezioni il prossimo 25 settembre. Il leader di Forza Italia, nelle scorse ore ha annunciato il suo programma. All’interno otto punti e una nuova promessa.

Berlusconi ha anche criticato l’ex presidente del consiglio Mario Draghi e attaccato il Movimento 5 Stelle, reo a suo dire di essere l’unico responsabile della caduta del governo.

Berlusconi lancia il programma in vista delle prossime elezioni e fa una nuova promessa

Silvio Berlusconi va all’attacco e respinge al mittente tutte le critiche che gli sono piovute addosso anche da (ex) fedelissimi. L’ex premier non ha digerito le accuse di chi ha additato lui stesso e il suo partito come uno dei responsabili della caduta del governo di Mario Draghi.Non abbiamo nessuna colpa per quello che è successo“, dichiara il leader azzurro. Le dimissioni del premier “non erano necessarie, perché noi non abbiamo votato contro, ci siamo solo astenuti“, aggiunge.

Gli unici “irresponsabili” secondo l’ex premier sono i Cinquestelle.Noi non siamo né populisti né sovranisti, siamo liberali“.

Berlusconi, e il nuovo programma “Mille euro di pensione e assegno alle mamme”

Berlusconi, intervistato dal Tg5, ha anche svelato il suo nuovo programma in vista delle prossime elezioni politiche. Un programma di otto punti che porta con sé anche una promessa sulle pensioni.

“Nel nostro programma c’è l’aumento delle pensioni, tutte le nostre pensioni, ad almeno 1000 euro al mese per 13 mensilità, c’è la pensione alle nostre mamme che sono le persone che hanno lavorato di più alla sera, al sabato, alla domenica, nei periodi delle ferie e che hanno diritto di avere una vecchiaia serena e dignitosa” ha detto Berlusconi.

E poi – continua il leader di Fic’è l’impegno a mettere a dimora, a piantare ogni anno almeno un milione di alberi su tutto il territorio Nazionale“. Berlusconi ha poi aggiunto: “Il nostro è un programma semplice, sono 8 punti fondamentali per far ripartire l’Italia e per alleviare le difficoltà e le sofferenze degli italiani. Ve li leggo: meno tasse, meno burocrazia, meno processi, più sicurezza, per i giovani, per gli anziani, per l’ambiente e poi la nostra politica estera“.
E’ un programma, aggiunge, “che si basa sulla nostra tradizionale lotta alle tre oppressioni, l’oppressione fiscale, l’oppressione burocratica l’oppressione giudiziaria e che è molto attento ai più deboli, agli anziani, ai malati ed è anche molto attento all’ambiente, che è un tema che diventa sempre più importante“.

Per la composizione dell’eventuale futuro governo di centrodestraquello che posso dire è che le nostre liste saranno fatte come sempre di donne e di uomini di alto profilo, che hanno dimostrato con i fatti, nel lavoro, nello studio, nell’impegno sociale, di saper lavorare con competenza e con onestà, realizzando i traguardi che si erano dati e mantenendo gli impegni e le promesse che avevano fatto. Credo siano virtù importanti anche – anzi soprattutto – in politica” ha affermato l’ex premier che alla domanda se il partito abbia già in mente ministri di prestigio per la composizione dell’eventuale futuro governo di centrodestra dice: “Naturalmente sì, ma se le dicessi qualche nome metterei in imbarazzo persone che stanno ancora riflettendo“.

Berlusconi ha anche commentato gli sviluppi delle ultime settimane con la decisione di Mario Draghi di dimettersi: “Sono rimasto davvero perplesso per i suoi comportamenti. Lo sanno tutti che ne aveva le scatole piene. Dimettersi era una sua volontà precisa, a prescindere da quello che avrebbero fatto, detto e votato i partiti“, sostiene il Cavaliere che rivela “un’indiscrezione”:Sa cos’ha detto Draghi a un comune amico? Basta, non ne posso più, qui mi fanno lavorare il doppio di quanto lavoravo alla Bce“.

E a chi lo ha accusato di essersi appiattito su Matteo Salvini replica: “Non comanda lui“, “nessuno mi impone nulla“. E su chi sarà il leader della coalizione di centrodestra precisa che “è una delle cose da decidere“, e rivela che “l’idea che sta emergendo è che il leader venga votato da un’assemblea degli eletti“. A chi ha lasciato il suo partito, come Brunetta e Gelmini, Berlusconi dice: “Sono loro che sono cambiati, non io“, “tutti quelli che mi lasciano non hanno futuro, punto e basta“.

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