Cristiano Ronaldo sta diventando un caso: dopo la rottura con il Manchester United, il fuoriclasse non riesce a trovare una squadra.
Cristiano Ronaldo-Manchester United, amici mai. La storia del fuoriclasse con gli inglesi rischia di chiudersi in maniera burrascosa. L’attaccante ha chiesto di essere ceduto, chiudendo nuovamente le porte al club che l’ha accolto – dopo aver fatto sbocciare nel calcio che conta – successivamente all’esperienza chiaroscura con la Juventus.
Ronaldo vuole vincere (ancora), ma prima deve convincere: un tempo – non troppo lontano – bastava alzare la cornetta e decidere quale offerta ascoltare. Ora non è più così: non perchè il nome Ronaldo non faccia più clamore, ma perchè gli anni passano e i soldi diminuiscono. CR7 non è più quello di un tempo: (quasi) nessuno è disposto a fare follie per lui.
Cristiano Ronaldo, Bayern addio: i bavaresi chiudono al portoghese
Roma, Napoli, Bayern e Chelsea. Queste le squadre accostate al campione lusitano: il settebello in grado di risollevare le sorti di qualsiasi club d’improvviso ridimensionato. Da fenomeno a zavorra: l’ingaggio è alto, le condizioni da valutare. La resa in termini di marketing assicurata, ma non c’è solo quello.
Molti non gradiscono una presenza così ingombrante – e generatrice di polemiche – come sa essere l’attaccante: basti pensare al botta e risposta con Rangnick ogni qualvolta non lo faceva giocare. Il centravanti non accetta di essere messo da parte, o meglio: non comprende quanto sia importante dosare le energie e le occasioni dopo una certa età.
Anche per questo arrivano le smentite: prima la Roma, poi il Napoli, ora anche il Bayern. Oliver Kahn, ex portiere e CEO del club, parla chiaro: “Cristiano Ronaldo non rientra nella nostra filosofia”. Discorso chiuso. Ennesimo no, grazie. Ronaldo deve ripartire, ma da sé stesso: al momento l’unica offerta concreta sembra quella del Chelsea, dopo che anche il Barcellona si è ritirato dalla corsa al portoghese.
Una vicenda simile a quella di Pogba, “prigioniero” del Manchester United per diversi anni prima di tornare alla Juve. Se non vuole fare la stessa fine, quella di separato in casa, CR7 deve decidersi e forse abbassare le pretese. L’unica giocata che, al momento, gli è concessa.
