Coniugi nascondevano bottino milionario in cantina: risultavano nulla tenenti | La scoperta è da non credere

Custodivano nella propria cantina di casa i tesori dal valore milionario ma la coppia di coniugi dichiarava annualmente solo 20mila euro. Il bottino scoperto dalla Finanza comprendeva di tutto, dai gioielli ai lingotti d’oro. Indagati dalla procura di Milano

I due coniugi avevano racimolato nella propria cantina di casa un vero e proprio tesoro. Eppure, marito e moglie, di origine bergamasca, negli ultimi 10 anni avevano dichiarato al Fisco entrate di poco più di 20mila euro.

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La cantina dei tesori, coppia di coniugi nascondevano bottino milionario (Piaxabay)

Perquisita l’abitazione dei due, la Guardia di finanza ha trovato oltre 2.584.500 di euro in contanti suddivisi in mazzette da diversi tagli e riposti in valigie da viaggio, 40 orologi di lusso, nonché diamanti e gioielli.

La cantina dei tesori, coniugi nascondevano bottino milionario ma risultavano nulla tenenti | Indagati

Negli ultimi dieci anni la coppia di coniugi aveva dichiarato poco più di 20mila euro all’anno ma in cantina possedevano un vero e proprio caveau con tanto di porta blindata con codice d’accesso.

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Cantina dei tesori, così la gdf di Milano ha scoperto un bottino milionario appartenente a una coppia di coniugi bergamaschi (Ansa)

Marito e moglie custodivano gelosamente oltre 2.584.500 di euro in contanti conservati in diverse valigie da viaggio. In più, 40 orologi di varie marche di lusso dal valore complessivo di circa 1.300.000 euro, diamanti, gioielli, lingotti d’oro e oltre 2.600 monete d’oro e d’argento, per un valore di circa 1.000.000 euro. Gli indagati possedevano “la merce” senza una giustificazione plausibile.

Così, la Gdf di Milano, durante le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Milano, hanno eseguito il sequestro preventivo d’urgenza di tutti i beni dal valore complessivo di circa 5 milioni di euro. I due coniugi bergamaschi risultano ora indagati.

La misura cautelare reale è partita a seguito di una perquisizione domiciliare delegata al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Milano dall’Autorità Giudiziaria per reati di natura fiscale e fallimentare considerato che l’uomo risultava essere l’amministratore di una società a responsabilità limitata operante in diversi settori commerciali.

L’analisi del reddito ha incastrato la coppia di coniugi

Le indagini hanno portato alla scoperta, in riferimento all’analisi del reddito dei coniugi, di una notevole sproporzione dei valori trovati all’interno del caveau rispetto ai redditi dichiarati al Fisco dalla coppia nell’ultimo decennio. Una differenza che ammonta a 235.000 euro.

Marito e moglie dovranno rispondere dei reati di frode fiscale e fallimentare. È da sottolineare che il procedimento penale è ancora nella fase delle indagini preliminari e che la responsabilità degli indagati sarà dichiarata tale solo se ci sarà sentenza irrevocabile di condanna.

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