‘Ndrangheta a Roma: intercettazioni inquietanti | Rai, Ministeri e Carabinieri coinvolti

Così la ‘Ndrangheta a Roma si era assediata nelle mense Rai, nei Carabinieri e in diversi Ministeri. Dalle intercettazioni inquietanti della Dia sono emersi collegamenti. Il più importante quello tra l’indagine che coinvolge gli appalti nella Tv di Stato e quella che alcune settimane fa ha fermato la prima cosca “locale” romana

Dalle intercettazioni audio della Direzione Investigativa Antimafia (Dia) non mancano i collegamenti tra la cosca di ‘ndrangheta romana, coinvolta in appalti della TV di Stato, e le indagini che alcune settimane ha fermato la prima “locale” ‘ndranghetista della Capitale.

'Ndrangheta rai
‘Ndrangheta, infiltrazioni nella tv di Stato, arma dei carabinieri e Ministeri (Ansa)

“Abbiamo preso tutte le Rai, tutti i comandi generali dell’Arma dei carabinieri, i Ministeri”. 

Infatti, nella sede centrale di Viale Mazzini a Roma, è in corso un maxi appalto per il servizio mensa indetto da Gianluca Ronchetti. Lo stesso dirigente degli Acquisti Rai che dallo scorso 31 gennaio è agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione e turbativa d’asta.

Ora però, le nuove intercettazioni sulla ‘ndrangheta romana, aggiungono altri sospetti sugli appalti relativi alle mense di diverse istituzioni e in queste è inclusa anche la Rai.

Infiltrazioni della ‘Ndrangheta a Roma | Rai, Ministeri e Carabinieri coinvolti

A gennaio del 2018 l’indagato Sebastiano Sorgonà viene intercettato telefonicamente mentre parla con il criminale Sebastiano Nicolò. L’indagato, gestore di un laboratorio gastronomico, spiega a Nicolò che “la produzione non si è mai fermata, anzi è aumentata. Abbiamo preso tutte le Rai, tutti i Comandi Generali dell’Arma dei carabinieri, i Ministeri”.

'ndrangheta capitale
‘ndrangheta capitale, così la prima cosca “locale” romana agiva sulle mense di Rai, carabinieri e Ministeri (Ansa)
LA DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA CONFISCA BENI PER UN VALORE DI UN MILIONE DI EURO A IMPRENDITORE CATANZARESE

Come riporta Repubblica, lo stesso Sorgonà precisa: “Abbiamo preso altri appalti, caserme, ministeri, forniture di tramezzini per le mense, i bar all’interno…Tutto il Policlinico di Tor Vergata…tutte le Rai”.

L’intercettazione ha una valenza rilevante tale da essere allegata a quegli atti che un paio di settimane fa hanno portato all’arresto di 76 persone collegate alla ‘ndrine.

Ma dalle indagini sviluppate dalla Dia sulla vicenda non emerge un collegamento diretto tra le aziende degli indagati e le mense delle Istituzioni. Ciò che si pensa è, invece, un collegamento triangolare considerato che Sorgonà spiega come “ogni bar sia gestito dalle cooperative e le cooperative si riforniscono da…”.

Ad ogni modo, resta l’interesse della ‘Ndrangheta per l’economia legale, secondo un pianto che coinvolge funzionari di banca e commercialisti. Infatti, tra gli indagati emerge anche il nome dell’avvocato Fabrizio Gallo, autore del libro “‘Ndranghetista a mia insaputa”, sui fatti giudiziari che hanno coinvolto il boss Vincenzo Alvaro.

Negli atti spuntano due nomi appartenenti all’arma dei carabinieri. Questi avrebbero dispensato “consigli” ad alcuni ‘ndranghetisti si come risolvere abusi edilizi. Ma non solo, nella lista anche medici che agevolano il boss Antonino Carzo nel ricevere invalidità civili e relative pensioni.

Impostazioni privacy