Olena Zelenska, la donna che sta sostenendo il compagno in prima linea nel conflitto ucraino: il leader Zalensky. Coraggio e cuore.
Zelensky, abbiamo imparato a familiarizzare con questo nome: un nuovo leader agli occhi del mondo fra scetticismo e speranza. È lui il volto dell’Ucraina che soffre e tiene botta contro gli attacchi russi: l’uomo che non abbandona la sua patria in un momento di difficoltà. Presente a Kiev, nei cuori di molti. Come unica speranza di resistenza. Ex attore, ora governa la politica: anche quella più aspra che mette al centro la geopolitica. Dove i territori e il loro presidio diventano variabili in un gioco pericoloso che spesso porta a lacrime e sangue.
Guerra, ma dietro c’è la vita. In pericolo, anche la sua, ma pregna di amore e coraggio. Storia di resilienza, anche quella della moglie: Olena Zelenska. Si sono spostati il 6 Settembre del 2003, ma si conoscono dalle superiori.
Olena Zelenska, la donna del Presidente: chi c’è dietro il leader ucraino
Una storia simile a un romanzo – quelli che, talvolta, cercano di vietare altrove senza successo – capace di emozionare persino i più cinici che si perdono nell’amarezza di momenti apparentemente senza fine. Il loro legame diventa ben presto anche di tipo professionale: insieme nella casa di produzione Kvrtal 95. Contesto dove Zelensky scriveva e rielaborava – con l’ausilio della donna – i suoi show dal vivo.
Squadra che vince non si cambia: Olena sostiene il marito anche a partire dal 2018 quando questi sceglie di scendere in politica. Da collaboratrice diventa sostenitrice attiva delle iniziative per la campagna elettorale: dai monologhi ai discorsi. Comunicazione, vestiti e atteggiamento.
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Un uomo nuovo Zelensky anche grazie a Olena che, ai media, non risparmia qualche rivelazione (anch’essa calibrata): “Ho sempre preferito rimanere nell’ombra e sostenere la sua politica dietro le quinte – spiega – ma arriva un momento in cui devi schierarti e capire qual è il supporto concreto che puoi dare”.
Volitiva, pronta, muscolare. La first lady rielabora il concetto di priorità plasmandolo a quello di orgoglio e cittadinanza per dare vita all’appartenenza: d’altronde in guerra e in amore tutto è permesso. O quasi.
