Matteo Messina Denaro, spunta il testamento mafioso: quali sono le indicazioni del boss

Proprio da uno dei covi di Matteo Messina Denaro potrebbe emergere l’indicazione sul possibile successore: nuovi dettagli a distanza di mesi dall’arresto del boss latitante per oltre 30 anni. 

Il covo di Campobello di Mazara, in provincia di Trapani, è ritenuto dai carabinieri del Ros un luogo nel quale vi sarebbero indicazioni importanti sulle strategie mafiose. “Le indicazioni del boss sul suo probabile successore e persino il suggerimento per una nuova organizzazione di Cosa Nostra“, si legge nelle indiscrezioni rilanciate da Tgcom24.

Messina Denaro
Messina Denaro e la novità dopo il possibile testamento mafioso del boss (ANSA)

Secondo gli investigatori, infatti, si tratterebbe di un possibile patto fra clan e una commissione regionale che prenderebbe lo stile della vecchia Cupola siciliana. Si tratta a tutti gli effetti di un testamento di natura mafiosa, i cui contorni sono ancora tutti da verificare.

Il ritrovamento

In uno dei nascondigli sarebbe così stato trovato un testamento mafioso, con tanto di indicazioni e suggerimenti per il futuro di Cosa Nostra. Proprio il boss arrestato negli scorsi mesi a Palermo avrebbe indicato il successore alla guida della mafia siciliana e anche in quella della provincia di Trapani. Proprio sugli scritti ci sarebbero dei suggerimenti su un rapporto fra clan e commissione tale da genere introiti importanti nei diversi settori.

Il materiale è stato sequestrato e sarà oggetto di approfondimenti di natura investigativa. La nuova organizzazione diventa l’argomento centrale sul quale l’attività d’indagine dovrà chiarire gli aspetti ancora tutti da chiarire.

Matteo Messina Denaro è stato arrestato
Matteo Messina Denaro durante l’arresto avvenuto durante gli scorsi mesi a Palermo (ANSA)

Intanto durante gli scorsi giorni sulla questione dell’eredità di Messina Denaro è intervenuto a Mazara del Vallo il magistrato Massimo Russo. In merito all’organizzazione mafiosa emergere infatti un dettaglio, nello specifico quello della successione. L’attuale sostituto procuratore presso il Tribunale dei minori a Palermo è stato in servizio per 13 anni come pm con Paolo Borsellino a Marsala e presso la Dda del capoluogo di regione siciliano.

Lotta alla mafia, la scelta a Mazara del Vallo

L’uomo è intervenuto durante la famosa “cena dei mille” che ha voluto omaggiare e festeggiare la cattura del boss dopo 30 anni di latitanza. “La massiccia partecipazione a questa iniziativa è la festa di un popolo che gioisce, che sa fare memoria, consapevole che la storia della mafia è contrassegnata da azioni e reazioni da parte dello Stato“, ha spiegato Massimo Russo. Sul caso del boss attualmente al 41bis emergono nuovi dettagli che sono il frutto dell’attività d’indagine degli ultimi mesi. Non mancano infatti novità su frequentazioni, amanti, covi, bunker, malattia e le relative recenti cure.

Si tratta di un evento avvenuto a Mazara del Vallo, precisamente sul lungomare Mazzini, organizzato a distanza di mesi dall’arresto del boss. Presenti tantissimi cittadini, turisti e anche le istituzioni locali e non solo che hanno inserito l’evento nel cartellone organizzativo della festa del pane. L’evento si è tenuto lo scorso primo maggio e ha visto la partecipazione di tantissime persone che hanno ribadito con forza di volersi opporre alla mafia.

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