F1, paura durante le prove libere in Arabia Saudita: missile colpisce raffineria vicina alla pista | “Attendiamo informazioni dalle autorità saudite”

In Arabia Saudita un attacco missilistico ha provocato un incendio nelle vicinanze della pista sulla quale domenica si gareggia in Formula 1. Le parole dei piloti sul circuito.

Un sito petrolifero è stato preso di mira dallo Yemen e le fiamme sono state visibili in tutta l’area circostante. In Arabia Saudita, a Gedda, questo week end dovrebbe andare in scena il secondo Gp della stagione di F1. Il fumo è arrivato fino al circuito. L’attacco con missili è stato realizzato da parte di alcuni ribelli Huthi, che hanno rivendicato l’operazione. L’incendio è stato di dimensioni enormi.

Incendio in Yemen
Immenso incendio a Gedda, nei pressi del circuito di F1 (WebSource)

La tensione era stata preannunciata già prima dello svolgimento delle prove libere, in cui al primo giro ha trionfato il ferrarista Leclerc, davanti al campione in carica Verstappen. Durante il proseguimento delle attività competitive, però, si è iniziato a vedere del fumo denso in lontananza. Il pericolo e la paura hanno portato ad interrompere immediatamente i giri.

Solo pochi giorni fa era avvenuto un attacco simile a Gedda, di cui l’Al-Masirah, tv satellitare, aveva parlato approfonditamente. Ad essere colpito, questa volta, è stato il deposito di uno sponsor della Formula 1, l’Aramco. I ribelli hanno utilizzato per provocare tale esplosione 7 droni armati, più un missile.

Le dinamiche dell’incendio vicino al circuito in Arabia Saudita

La seconda sessione di libere è stata annullata, lasciando le scuderie in balia degli eventi. Al momento, però si sono organizzate per programmare le mosse dei prossimi giorni. Max Verstappen, tramite la radio, aveva avvisato i meccanici della Red Bull: “ho sentito odore di bruciato. Non so se è la mia monoposto”.

I due piloti della Ferrari sul podio
I due ferraristi sul podio in Bahrain (AnsaFoto)

Intanto, “attendiamo informazioni dalle autorità saudite”, ha confessato un portavoce di F1. Per il momento, però il programma delle prossime sessioni non è stato annullato, visto che la F2 girerà regolarmente. Una minaccia troppo alta per poter continuare nella competizione, ma ancora non arrivano direttive da parte del mondo decisionale.

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La forte escalation dovuta ad attacchi provenienti dai ribelli Huthi è stata presa di mira anche da parte della Casa Bianca. Infatti, i sauditi hanno ricevuto da questi ultimi delle batterie di missili Patriot, in difesa del proprio territorio. Quella che è stata mostrata oggi al mondo è una guerra che dura da sette anni. Un vero cataclisma che ha portato alla morte di più di 100 mila vittime.

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