Dopo il colpo di Stato e la conseguente repressione con 56 vittime, in Sudan è tempo di cambiamenti importanti. Il primo ministro Abdallah Hamdok ha annunciato le dimissioni in diretta televisiva.
L’esponente politico guida la parte il ramo del fronte civile della transizione nel Paese e ha deciso di mettersi a distanza di due mesi dall’accaduto. Hamdok ha tenuto una discorso ai cittadini del Sudan per spiegare cosa sia accaduto di recente. “Ho fatto del mio meglio per tentare di impedire al Paese di precipitare verso il disastro“, ha commentato l’ormai ex primo ministro.
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I conflitti passano dalle strade alle aule della politica nazionale, con tanto di conseguenze inaspettate. La tensione nel Paese sarebbe alle stelle, soprattutto dopo i conflitti di natura civile e militare.
Sudan fra colpo di Stato e primo ministro dimissionario Hamdok
Hamdok era stato arrestato dopo la presa dello scorso 25 ottobre e successivamente reintegrato, ma le nuove proteste lo avrebbero indotto a rassegnare le dimissioni. I golpisti guidati dal generale Abdel Fattah al-Buhran avevano liberato e reinsediato Hamdok il 21 novembre 2021, a distanza di poco tempo le dimissioni.
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Gli sforzi per cambiare le sorti del Sudan si scontrano con la realtà dei fatti. “È ad una svolta pericolosa, che mette a rischio la sua stessa sopravvivenza“, ha commentato in diretta televisiva il primo ministro dimissionario Hamdok. Nel frattempo due manifestanti, scesi in piazza contro il golpe militare dello scorso 25 ottobre, sono morti in seguito agli scontri con la polizia. Entrambi sarebbero quindi deceduti, così come riportato dal Comitato centrale dei medici libanesi. A Khartoum proteste di piazza e tantissima tensione. Ecco l’annuncio di Hamdok.
خطاب هام للأمة السودانية بعد قليل.#مستقبل_وطن pic.twitter.com/CyXzkqXbAz
— Abdalla Hamdok (@SudanPMHamdok) January 2, 2022
