Sono ore importanti per capire cosa è successo davvero nella vicenda che ha visto la morte di Davide Giri, lo studente italiano originario di Alba ucciso la notte di giovedì da un pregiudicato ad Harlem. Trovata l’arma del delitto, si indaga sul movente.
Proseguono le indagini della Polizia sull’omicidio di Davide Giri, il trentenne italiano, dottorando in Computer Science della Columbia University, rimasto ucciso dopo essere stato accoltellato da un pregiudicato, giovedì notte a New York. Gli investigatori hanno ritrovato l’arma del delitto un coltello da cucina con una lama lunga 15 cm.
Non è ancora chiaro cosa abbia spinto Vincent Pinkney ad agire e a colpire Giri all’addome, all’interno del Morning Side Park ad Harlem, prima di attaccare un altro italiano, Roberto Malaspina, sempre ad Harlem. Quest’ultimo si trova ricoverato al Mt Sinai Morningside di Harlem in condizioni stabili. Chi lo ha visitato in ospedale lo ha visto in buone condizioni e con un buon spirito.
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Omicidio Davide Giri, si continua a indagare sul movente
Ancora non è chiaro il movente dell’omicidio, secondo gli inquirenti Pinkney, il 25enne pregiudicato poi arrestato, avrebbe aggredito Giri, il movente non è chiaro. Tra le ipotesi anche quella di attacchi casuali. L’indagato non è stato ancora interrogato. Membro della gang Everybody Killas, era già stato in carcere per furto e rapina: dal 2011 era stato fermato dalla Polizia 11 volte per reati simili.
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Intanto ieri sera nel campus della Columbia University si sono radunate centinaia di persone per una veglia di preghiera in ricordo di Davide Giri. Un addio commovente, carico di emozioni, a cui hanno partecipato amici, professori e anche gli ex compagni di squadra della New York International, gli ultimi a vederlo in vita. I dirigenti dell’università hanno annunciato maggiore sicurezza attorno al campus dopo l’omicidio di Giri.
