Aborto, sepoltura dei feti: ecco cosa prevede la nuova proposta di Fratelli d’Italia

La proposta di legge presentata da Fratelli d’Italia riguarda l’aborto e la sepoltura dei feti all’interno di una cassetta contenente la data dell’interruzione di gravidanza.

Aborto e sepoltura feti, proposta di Fratelli d'Italia
Aborto, sepoltura feti e proposta di Fratelli d’Italia

Proposta in Senato una legge sul tema della possibile sepoltura dei feti umani dopo l’aborto. La legge denominata “Disposizioni in materia di sepoltura dei bambini non nati” è stata firmata dal senatore Luca De Carlo e depositata in Parlamento mercoledì 17 novembre 2021. La richiesta specifica è quella di modificare l’articolo 7 del regolamento della Mortuaria.

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In questo caso la sepoltura del feto sarebbe discrezionale e quindi legata alla richiesta dei genitori. Fratelli d’Italia vorrebbe nello specifico introdurre il diritto/riconoscimento di avere una sepoltura a prescindere dal consenso dei genitori. Questo provvedimento varrebbe anche per i feti inferiori alle 28 settimane. Sulla cassetta dovrebbe invece comparire la data di interruzione di gravidanza.

Aborto e sepoltura dei feti, la proposta

Giorgia Meloni proposta sepoltura e aborto feti
Sepoltura feti e proposta aborto del partito di Fratelli d’Italia

Una simile richiesta è stata presentata in Abruzzo, sempre da parte del partito di Giorgia Meloni: attualmente sarebbe ferma in Commissione Sanità, viste le perplessità degli altri partiti. La nuova proposta in Senato riguarda invece “la sepoltura dei feti abortiti di presunta età di gestazione dalle 20 alle 28 settimane complete“. La stessa cosa riguarda i feti che abbiano “presumibilmente compiuto 28 settimane di età intrauterina e che all’ufficiale di stato civile non siano stati dichiarati come nati morti“, si legge nella nota. I permessi per trasporto e sepoltura sono rilasciati dall’unità sanitaria del posto.

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Quando l’età presunta del concepito è inferiore a 28 settimane e pari o superiore a novanta giorni, qualora il genitore, i genitori o i parenti fino al secondo grado non provvedano o non lo richiedano entro quindici giorni, l’inumazione, la tumulazione o la cremazione è disposta a spese della Asl competente per territorio“, conclude la proposta.

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