Covid, Sileri fiducioso: “In Italia nessun lockdown, salvo…”

“Non si arriverà a nessun lockdown, salvo che la gente non faccia proprio la terza dose. Non siamo affatto nella condizione di Austria e Germania, e sono certo che non ci arriveremo”, ha dichiarato il Sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri.

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Covid, Sileri fiducioso: “In Italia nessun lockdown, salvo…”

Stando all’ultimo report dell’Istituto Superiore di Sanità, in Italia ci sono 42,8 milioni di persone vaccinate con ciclo completo. 2,5 milioni di cittadini hanno fatto la prima di due dosi e 294mila la terza. Numeri (tutto sommato) soddisfacenti secondo il Sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri che in un intervista rilasciata al Tempo si dice ottimista sulla situazione pandemica del paese: “Non si arriverà a nessun lockdown, salvo che la gente non faccia proprio la terza dose. Non siamo affatto nella situazione di Austria e Germania, e sono certo che non ci arriveremo”, spiega Sileri.

Sileri affronta anche il delicato tema del lockdown dei non vaccinati chiarendo il ruolo dei vaccini: “Anche chiudendo in casa i non vaccinati il virus circolerebbe lo stesso. Ma è rarissimo il non responder puro, cioè il vaccinato che non riceva proprio alcuna immunizzazione dal virus. Non siamo al bianco e al nero: ci sono tante sfumature di grigio. C’è il vaccinato a cui il virus proprio non riesce ad avvicinarsi nemmeno al naso, quello in cui il virus sì entra, si replica, ma viene bloccato e non ha i sintomi della malattia. Poi quello in cui gli anticorpi prodotti sono pochi o non funzionano bene“, precisa il Sottosegretario alla Salute.

Covid, Sileri: “Lockdown? Nessuna ragione per farlo”

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Covid, Sileri: “Lockdown? Nessuna ragione per farlo”

Sul rischio di nuove chiusure Pierpaolo Sileri non ha dubbi: “Non ci sarebbe ragione per fare un nuovo lockdown. Al momento l’Italia non corre questo periodo essendo zona bianca. Ma anche in una ipotetica zona gialla le restrizioni sarebbero piuttosto limitate.

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L’Austria vive un momento complicato dal punto di vista dei contagi ma la situazione differente, nessun parallelismo: “E’ un paese diversissimo. Ha una percentuale di vaccinati di dieci punti inferiore alla nostra, ed è tantissimo. E anche le fasce di età sono molto diverse: da noi i soggetti fragili e anziani sono molto più protetti. Anche in Francia è così: hanno una età media di vaccinati inferiore alla nostra, e molto più scoperta che qui la fascia sopra i 60 anni”, spiega Sileri.

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In zona rossa non ci finiamo. E’ impossibile. E nell’ipotesi remotissima che qualche Regione possa diventare arancione, lo stimolo deve essere soprattutto quello di vaccinare di più, conclude Sileri.

 

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