Germania in piena quarta ondata Covid-19. Non bastano le restrizioni ai non vaccinati per arginare l’aumento dei contagi degli ultimi giorni. Prosegue l’emergenza: sistema sanitario al collasso e vaccinazione insufficiente. L’allarme del Robert Koch Institute: “Germania è unico grande focolaio, state a casa”.
La situazione è seria in Germania, per certi versi anche peggiore rispetto al passato. Non sono bastate le restrizioni per i non vaccinati (la regola delle 2G) a frenare la quarta ondata Covid-19. Le terapie intensive hanno raggiunto il limite di sovraccarico gestibile e ogni giorno si registrano nuovi record di contagi. “Questa è un’emergenza nazionale, tutta la Germania è un unico grande focolaio, dobbiamo tirare il freno d’emergenza”, ha avvertito il Presidente del Robert Koch Institute Lothar Wieler.
Wieler ha spiegato che in diverse Regioni i reparti ospedalieri sono al collasso e il numero di vaccini somministrati non è sufficiente ad arginare il diffondersi del contagio. Il Presidente del Robert Koch Institute ha invitato i cittadini tedeschi a rimanere a casa per limitare il più possibile questa spaventosa ondata di infezioni.
Covid Germania, incontro tra Merkel e Regioni
Intanto la Cancelliera Angela Merkel e i rappresentanti dei 16 Governi Regionali hanno fissato nuove regole per limitare la diffusione del contagio e imprimere un’accelerazione alla campagna vaccinale. “La situazione è molto grave, è tempo di agire“, ha avvertito la Merkel.
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Le nuove restrizioni saranno calibrate sul tasso d’incidenza dei ricoveri: con 3 ricoveri ogni 100 mila abitanti solo vaccinati e guariti potranno accedere a bar, ristoranti, luoghi di svago, cultura e sport (la regola delle 2G che ritorna). Le misure saranno allentate se l’incidenza scende sotto i 3 ricoveri ogni 100mila abitanti per 5 giorni consecutivi e non si applicano in nessun caso ai minori di 18 anni.
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Con 6 ricoveri ogni 100mila abitanti si applicherà il 2G+, una 2G rafforzata per cui oltre a vaccino e guarigione è richiesta la certificazione di negatività da tampone. Con 9 ricoveri ogni 100mila persone sono previsti ulteriori inasprimenti delle restrizioni.
