Green Pass e paura zona gialla: la proposta delle Regioni per i non vaccinati

I contagi da Covid-19 aumentano e alcune regioni rischiano di finire in zona gialla: i presidenti propongono misure restrittive per i non vaccinati e discutono sulla validità del Green pass. 

Green pass e Covid Italia
I presidenti delle Regioni pensano al Green pass e a nuove misure restrittive

I presidenti delle Regioni hanno proposto regole più rigide per i non vaccinati, così come avviene in Austria e in altri Paesi europei. La situazione riguarda anche il Green pass e punta soprattutto a ciò che potrebbe accadere a poco più di un mese dalle vacanze di Natale. Nel frattempo il governo riflette sulla durata della certificazione verde: da un lato si chiede di ridurre la validità, dall’altro si resta fermi sui 12 mesi.

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I capigruppo di Camera e Senato hanno intanto avuto un incontro per parlare delle criticità del Servizio Sanitario Nazionale, ma a breve dovrebbe tenersi una conferenza con i presidenti delle Regioni italiane. Ad annunciarlo è Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni.

Green pass e paura zona gialla nelle regioni, cosa sta accadendo in Italia

Covid Green pass Italia
Green pass e la situazione Covid in Italia, nuova proposta delle Regioni

Intanto Giovanni Toti ha chiesto misure restrittive, in base alle fasce di colore, ma soltanto per le persone che non hanno fatto il vaccino. “Non dobbiamo farlo per le persone che hanno fatto il vaccino“, commenta il presidente della Liguria. Sulla stessa scia anche il collega Attilio Fontana che ha annunciato 8 milioni di cittadini in Lombardia con il ciclo vaccinale completato. “Non possiamo pensare a restrizioni per questi cittadini che hanno dimostrato fiducia, consapevolezza e senso del bene comune“, ha dichiarato il governatore meneghino.

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Eugenio Giani (Toscana), Roberto Occhiuto (Calabria) e Alberto Cirio (Piemonte) concordano sul fatto di inserire misure stringenti per chi non si è sottoposto al vaccino contro il Covid-19. L’idea quasi unitaria è di permettere a chi si è vaccinato una maggiore apertura, rispetto a chi non ha invece aderito alla campagna contro il Coronavirus.

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