Il Covid-19 continua a correre in Italia. Aumentano casi settimanali, ospedalizzazioni e terapie intensive. In picchiata il numero di prime dosi: -75% nelle ultime 3 settimane. Cartabellotta: “Acceleriamo sui richiami per contenere la quarta ondata”.
In rialzo la curva epidemica in Italia. Aumentano i nuovi contagi, le ospedalizzazioni e le terapie intensive. E scende il numero di persone che decide di ricevere la prima dose di vaccino. E’ questo il quadro fornito dal nuovo Monitoraggio della Fondazione Gimbe, relativo alla settimana dal 3 al 9 novembre. Se si confrontano i dati dell’ultimo report con quelli dei sette giorni precedenti si nota come i nuovi casi siano aumentati del 37%: da 29.841 a 41.091. Cresce anche il numero dei decessi che passa da 257 a 330.
Salgono i ricoverati in terapia intensiva con 421 posti occupati, a fronte dei 385 della scorsa settimana. “Sul fronte ospedaliero si registra un ulteriore incremento dei posti letto occupati da pazienti Covid. Rispetto alla settimana precedente +14,8% in area medica e +9,4% in terapia intensiva“, dichiara la responsabile Ricerca sui servizi sanitari della Fondazione Gimbe Renata Gili.
I dati del Monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe evidenziano un crollo del 75% del numero di somministrazioni di prime dosi, nelle ultime 3 settimane. Secondo le stime le persone sopra i 50 anni ancora non vaccinate sarebbero circa 2,7 milioni.
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Attualmente circa il 79% della popolazione ha ricevuto la prima dose di vaccino e il 76% ha completato il ciclo di immunizzazione. E poiché anche le terze dosi non decollano la Fondazione chiede un “cambio di marcia per contenere la quarta ondata del virus”.
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Con il Covid-19 che continua a circolare e la protezione vaccinale che tende a calare con il tempo, accelerare i tempi di somministrazione delle terze dosi diventa un fattore decisivo nel contenimento della quarta ondata del virus. “Da questo punto di vista iniziano a preoccupare sia le mancate consegne di vaccini da 4 settimane, senza informazioni ufficiali sul piano delle forniture, sia alcune criticità che ostacolano il monitoraggio delle performance delle Regioni, che di fatto vanno in ordine sparso”, ha dichiarato il Presidente di Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta.
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Lo stesso Cartabellotta aggiunge: “La platea vaccinabile con terza dose non è stata ancora ufficialmente estesa agli under 60 che hanno ricevuto il vaccino Johnson & Johnson. In secondo luogo la platea per il booster non viene costantemente aggiornata con il numero di persone che progressivamente raggiungono i 6 mesi dal completamento del ciclo vaccinale, con sovrastima delle performance regionali. Infine, non è disponibile alcun dettaglio delle categorie dei vaccinati con dose booster, rendendo di fatto impossibile identificare eventuali criticità regionali“, conclude.
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