Covid, Trieste in piena quarta ondata: “Tornati ai tempi bui della pandemia”

Trieste in piena quarta ondata Covid-19. Contagi in costante aumento e incidenza da record: più di 500 positivi ogni 100mila abitanti. La preoccupazione del primario della Terapia Intesiva dell’Ospedale Cattinara Umberto Lucangelo: “Stiamo tornando ai periodi più bui della pandemia”.

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Covid, Trieste in piena quarta ondata: “Tornati ai periodi bui della pandemia”

A Trieste continua a correre il Covid-19. Rapida impennata dei contagi e reparti sotto pressione: la città è in piena quarta ondata. L’incidenza tocca il picco degli oltre 500 positivi ogni 100mila abitanti, il numero più alto registrato dall’inizio della pandemia. “Stiamo tornando ai periodi più bui della pandemia. Con l’amarezza di assistere all’atteggiamento scellerato di chi non si vaccina credendo alla fantascienza”, ha dichiarato il primario della Terapia Intesiva dell’Ospedale Cattinara Umberto Lucangelo al Corriere della Sera.

Il rapido aumento dei contagi sta mettendo sotto pressione i reparti ospedalieri, con le terapie semi intensive piene e persone in attesa di essere collocate: “Siamo tornati allo schieramento di forze della seconda ondata con l’aggravante che non c’è il lockdown perché la città lavora, la vita scorre com’è giusto che sia e la gente si fa male, ci sono gli infarti, gli ictus, gli incidenti…”, ammette Lucangelo.

I nuovi ricoverati Covid-19 hanno in media 60 anni. Il 90% di loro non ha fatto il vaccino, ma c’è anche chi non poteva farlo.

Covid, Lucangelo: “La situazione a Trieste peggiorerà”

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Covid, Lucangelo: “La situazione a Trieste peggiorerà”

Secondo la Regione l’impennata dei contagi sarebbe stata causata dalle manifestazioni contro il Green Pass obbligatorio dell’ultimo periodo, i manifestanti invece sostengono sia attribuibile alle scuole e alla regata velica della Barcolana del mese scorso. Sul punto il primario della Terapia Intesiva dell’Ospedale Cattinara Umberto Lucangelo non ha dubbi: “Esiste un sistema di tracciamento e nessun paziente ha riferito di aver partecipato alla Barcolana. Sono comunque visibili a tutti le differenze: i manifestanti sfilavano a migliaia cantando e ballando senza mascherine uno accanto all’altro”, sottolinea.

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Il professore affronta anche la questione novax riferendo di scene piuttosto indicative. C’è chi, appena estubato, afferma che il Covid è una cosa seria e consiglia la vaccinazione e poi ci sono gli irriducibili. Quelli che escono dai reparti ancora convinti che il virus sia un’invenzione: “C’è chi dice che noi iniettiamo dei microchip e che siamo tutti pagati da Big Pharma. E’ gente che sta mettendo un peso enorme sulla nostra società, sottolinea Lucangelo.

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“La situazione peggiorerà. Siamo come surfisti sulla cresta di una grande onda, inseguita dagli squali. Bisogna stare attentissimi all’equilibrio perché se cadiamo si fa dura, conclude Lucangelo.

 

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