Baby bulle picchiano e umiliano ragazzina: “Inginocchiati e chiedi scusa”. L’aggressione sui social

L’aggressione violenta da parte di una banda di baby bulle è avvenuta in pieno centro a Padova. Vittima del gruppo di coetanee una ragazzina umiliata e picchiata. La scena ripresa con il cellulare di una complice e postata sui social

L’ennesima violenza da parte di una baby gang al femminile si è registrata nel centro di Padova. Vittima una giovane adolescente che tra le lacrime scongiurava le componenti della gang di smetterla. L’aggressione è stata filmata con il cellulare di una delle bulle che, successivamente, ha postato il video shock sui social.

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baby bulle minacciano e picchiano ragazzina al centro di Padova. Il video dell’aggressione ripreso da una complice e postato sui social (ansa) free.it

Immagini, seppur non nitide, che fanno rabbrividire quelle che da qualche ora hanno fatto il giro del web. Si vede una giovane ragazza impaurita e palesemente preda di due coetanee che, con fare aggressivo, le urlano dietro minacciandola. “Inginocchiati e chiedi scusa”, intima una delle bulle alla ragazzina. Poi il tonfo sordo di uno schiaffo.

Baby bulle aggrediscono coetanea in pieno centro a Padova. Il video shock

Dopo l’intimidazione alla vittima che, secondo una delle bulle, non si era abbastanza prostrata ai piedi della “capo” come obbligato, una delle complici prende la ragazzina per i capelli e la trascina a terra. “Chiedi scusa”, ripete la bulletta. Tra le lacrime la vittima esegue e chiede scusa.

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Baby bulle picchiano e minacciano ragazzina, il video postato sui social da una delle componente della banda (Ansa)

La scena è stata ripresa, dall’inizio alla fine, dalla telecamere dello smartphone di una terza complice della banda. Il video poi viene inoltrato più volte dalla stessa bulla ad altri coetanei fino ad arrivare in rete. L’aggressione è avvenuta non in un ambiente malfamato della città ma in pieno centro a Padova e, come riporta il Gazzettino, più precisamente dietro al Duomo. Le aguzzine sono giovani ragazze che provengono da famiglie “per bene”.

Tutte vestite con capi firmati, dalla testa ai piedi, borse comprese. Ma dietro a tutto questo si nasconde la cattiveria. L’obiettivo delle baby bulle va oltre la semplice violenza fisica e la minaccia, la ragazzina va distrutta anche a livello sociale, e quale miglior modo se non umiliarla pubblicamente con un video? Il motivo dell’aggressione è ridicolo, un commento poco carino ad una foto postata sui social dalla capo-branco. Dopo la “lezione” le baby bulle lasciano andare via la loro preda sul suo monopattino, ma prima una minaccia: “Una parola su questa cosa e ti arrivano un sacco di botte”.

Aumenti di casi di bullismo

Se fino a qualche tempo fa la cronaca raccontava di baby gang composte per lo più da giovani ragazzi stranieri, oggi la storia sta lentamente cambiando. Sempre più protagonisti di aggressioni a coetanei sono giovani ragazzi e ragazze appartenenti a famiglie di ceto alto. Cambia anche l’ambientazione delle aggressioni che si sposta dalla periferia delle città al centro, come nel caso della ragazzina di Padova, picchiata proprio nel cuore della città veneta.

Nel gennaio dello scorso anno, per esempio, un centinaio di adolescenti si sono ritrovati in Prato per fare a botte, sempre, ovviamente davanti a qualche telecamera. L’obiettivo ultimo è realizzare video da pubblicare sui social e accaparrarsi qualche “like”. Poco tempo dopo un altro pestaggio, questa volta tra gang di trapper in competizione. E’ solo l’inizio di una guerriglia tra il gruppo di Simba La Rue e Baby Touché che porterà successivamente ad altri scontri con tanto di accoltellamenti. Tutti avvenuti tra Padova e Milano.

Intanto, il video registrato dall’altra componente della banda di bulle si è trasformato in un boomerang. Al momento il filmato è sotto l’attenzione degli investigatori che sono già sulle tracce delle baby bulle che potrebbero essere accusate di percosse, minacce e violenza privata.

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