Prof di matematica e il post shock su Hitler. Arriva la decisione della scuola: sospesa per 10 giorni

La vicenda della prof di matematica contro gli ebrei ha sconvolto l’Italia per il post pubblicato su Instagram, e poi rimosso, su Hitler. Arriva la decisione della scuola: sospesa per 10 giorni. Ma è solo l’inizio

Hanane Hammoud, professoressa di matematica di origine libanese, dopo aver pubblicato sulla sua pagina Instagram il post shock in cui dà ragione a Hitler sottolineando la sua posizioni contro gli ebrei ora sarà sospesa dalla scuola in cui esercitava a Roncade (Treviso). La decisione di sospendere la docente è giunta dal dirigente scolastico dell’Istituto superiore internazionale di H-Farm, una delle scuole più prestigiose del Veneto, in cui la donna insegnava.

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Prof di matematica finita nella bufera, il post antisemita. Arriva la sospensione della scuola (@web) free.it

La scelta di sospendere la prof per 10 giorni è solo il primo procedimento disciplinare adottato dalla scuola nei suoi confronti. La triste vicenda ha messo nero su bianco, in modo indelebile, l’odio razziale antisemita insito nella docente e, anche se il post scandalo è rimasto sul web solo per una manciata di minuti, per poi essere rimosso dalla stessa autrice, forse resasi conto della gravità di quanto pubblicato, questo è bastato a rovinare la sua carriera da insegnante e la sua vita privata.

La prof di matematica sospesa per 10 giorni dopo il post su Hitler

Tutto è partito ieri quando la docente di matematica 41enne Hanane Hammoud, aveva affidato alla propria pagina Instagram uno sfogo di rabbia contro gli ebrei in riferimento alla guerra tra Palestina e Israele. Il post conteneva un video che mostrava le immagini shock della guerra in Medio Oriente.

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Sospesa la prof di matematica di Treviso dopo il post shock su Hitler – free.it

Il breve filmato era accompagnato da una frase antisemita scritta dalla donna, in cui inneggiava le azioni e il pensiero di Adolf Hitler: “Andate all’inferno, Hitler aveva ragione su di voi sionisti”. Conan De Wilde, preside della scuola H-Farm dove la 41enne insegna matematica, dopo l’oltraggioso post, ha chiarito: “Il messaggio va contro i nostri valori: condanniamo il linguaggio estremista”.

Sull’assurda storia è intervenuto anche il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, che come riporta stamani anche il Messaggero, ha detto: “Odio razziale e discriminazioni di ogni tipo sono incompatibili con i principi della nostra scuola che è la scuola costituzionale, improntata al rispetto della persona scandisce come ministero metteremo in campo tutte le azioni necessarie a debellare atteggiamenti simili”. Il prestigioso istituto di H-Farm non rientra nelle competenze del ministero ma il ministro Valditara ha specificato di voler essere subito messo al corrente sulle misure adottate dalla scuola in merito alla professoressa.

Il confronto tra la docente e la scuola

E’ avvenuto ieri, giovedì 9 novembre, il confronto diretto tra la professoressa e la dirigenza della scuola internazionale durante la quale la docente ha ammesso di aver scritto quel post.  Poi si è scusata e accompagnata dal preside De Wilde ha incontrato gli studenti ai quali ha spiegato di trovarsi in un momento estremamente stressante a causa del conflitto tra Palestina e Israele: “Sono estremamente dispiaciuta, è stato un errore enorme”.

Il preside della H-Farm ha poi spiegato agli studenti, come riporta sempre il quotidiano romano: “La diversità di esperienze e punti di vista è una forza nell’educazione internazionale. È una delle ragioni per cui apprezziamo la diversità. Frasi che istigano all’odio o che minimizzano le sofferenze di individui o gruppi sono inaccettabili in qualsiasi circostanza. Ciò ha comprensibilmente suscitato indignazione tra noi, lo staff, gli studenti e i membri della comunità che sostengono i valori internazionali di apertura e tolleranza”.

Hanane Hammoud è davvero pentita per le parole antisemite utilizzate? La domanda sorge spontanea se si pensa che solo tre giorni prima del post shock, la donna aveva pubblicato un altro discutibile pensiero sui social contro Israele in cui dichiarava: “I bambini palestinesi non bastavano ai sionisti, hanno iniziato a bombardare donne e bambini libanesi”. Dopo lo scandalo del post su Hitler, ieri la 41enne prof. di matematica ha chiuso tutti i suoi account social.

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