Fisco, metà degli italiani non dichiara e paga le tasse: numeri allarmanti

Metà degli italiani non hanno dichiarato i redditi e non pagano nemmeno le tasse. I dati sono allarmanti.

Un report del Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali, presieduto da Alberto Brambilla, ha fatto il punto sui redditi e le tasse. La metà degli italiani non dichiara e non paga neanche le tasse. I dati di certo preoccupano e sono l’emblema di una tendenza denunciata dagli esperti, con tanto di numeri alla mano.

Costi euro
Euro e dichiarazione dei redditi, cosa spiega il Fisco (Immagine Rete)

Circa il 13% si fa carico solo e soltanto di due terzi dell’imposta Irpef. Conti alla mano, inoltre, l’imposta sui redditi delle persone fisiche ha portato nelle casse 175,17 miliardi di euro nel 2021, dato più alto rispetto al 2020 (164,34 miliardi di euro), 172,56 miliardi invece nel 2019. Sono 894 i miliardi di euro di redditi dichiarati ai fini Irpef.

Cosa emerge dalla dichiarazione dei redditi

Sulla base di oltre 59 milioni di cittadini residenti, i contribuenti che hanno presentato dichiarazione dei redditi nel 2022 sono 41 milioni e mezzo. Sono più di 31 milioni i cittadini che hanno versato almeno un euro di Irpef. Ma cosa significa tutto questo?

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Dichiarazione dei redditi, cosa dicono i dati (Immagine Rete)

Lo studio di Itinerari Previdenziali ha quindi spiegato i risultati. “L’Italia è un Paese di poveri perché se solo 31,3 milioni di cittadini su 59,2 milioni di residenti hanno presentato per il 2021 una dichiarazione dei redditi positiva, significa che il 47% degli italiani non ha redditi e di conseguenza vive a carico di qualcuno, percentuale rilevante e atipica per una nazione del G7“, commenta.

I dichiaranti che denunciato un reddito negativo o assente nel 2021 sono oltre un milione (1.022.416) a cui bisogna sommare 8.832.792 persone che dichiarano redditi fino a 7.500 lordi l’anno. I contribuenti pagano in media 26 euro Irpef ad anno (22 nel 2020) e ciò significa che l’Irpef è a carico interamente della collettività. Oltre il 40% delle dichiarazioni, invece, viaggia al di sotto dei 15mila euro.

Quali sono le differenze

Il Centro Studi ha rilevato che i contribuenti con redditi fino a 20mila euro lordi sono invece diminuiti. Risultano in crescita i cittadini che fanno parte degli altri scaglioni di reddito. In questo caso, di conseguenza, il carico fiscale si è alleggerito per i dichiaranti fino a 20mila euro.

L’addizionale regionale ha prodotto 12,83 miliardi di euro, pari a 7,32% del gettito complessivo, altri 5,35 miliardi derivano dall’addizionale comunale. In questo caso, di conseguenza, rimane accentuato il divario fra le varie regioni italiane sul fronte versamento imposta. Il Settentrione contribuisce ad oltre 100 miliardi di euro (57% del gettito), Centro 38,2 miliardi (21,83%), Sud 36,3 miliardi.

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Fisco e metà degli italiani che non pagano le tasse, cosa dicono i numeri (Immagine Rete)

Itinerari Previdenziali ha spiegato che il divario fra Nord, Centro e Sud beneficia con il Lazio  “di tutte le attività accentrate dello Stato, nonostante oltre 50 anni di politiche di sostegno resta stabile, il che evidenzia tutte le criticità e le insufficienze nella capacità di finanziamento del welfare e, più in generale, della spesa pubblica per queste regioni“, si legge.

Conti alla mano, invece, la Lombardia versa oltre 40 miliardi di euro, più dei 36,3 miliardi dell’intero meridione, che conta però il doppio della popolazione. Al secondo posto il Lazio ha versato 20 miliardi di Irpef pagata. Sul fronte regionale, per il versamento pro capite di ogni contribuente, il Lazio è in testa con 6.867 euro, seguito dalla Lombardia con 6.837 euro, provincia di Bolzano (6.080 euro), seguita dalle altre regioni con una media ci circa 5mila euro.

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