Andrea Cassarà, accuse gravi per l’ex schermitore: la scoperta sul suo cellulare lo inguaia

Andrea Cassarà è il campione di scherma su cui pendono gravissime accuse: sequestrato il cellulare dai carabinieri. Cosa ha dichiarato una giovane di 15 anni. 

Il campione di scherma Andrea Cassarà è accusato in seguito ad una denuncia di una minorenne di 15 anni. Durante la scorsa domenica 22 ottobre, al 39enne originario di Passirano (Brescia) è stato sequestrato lo smartphone attualmente in suo possesso, così da verificare quanto denunciato dalla ragazza.

Cassarà accuse
Andrea Cassarà dovrà difendersi da gravissime accuse, cosa è accaduto al campione di scherma (ANSA)

L’avvocato di Cassarà ha parlato al Corriere della Sera, ribadendo come il suo assistito sia particolarmente scosso. Il legale ha però aggiunto di non voler rilasciare altra dichiarazione durante questa delicata fase d’indagine.

I carabinieri hanno sequestrato il telefono dello schermidore durante gli scorsi giorni, ora invece il materiale sarà oggetto di opportune verifiche. A riportare la notizia è Il Giornale di Brescia che ha documentato la notizia diffusa dall’agenzia stampa ANSA.

Di cosa è accusato Cassarà

Andrea Cassarà deve difendersi dalle accuse a cui ha fatto seguito la denuncia da parte di una ragazza di 15 anni. Secondo quanto ricostruito, sul telefono del campione olimpico potrebbe esserci un video girato negli spogliatoi di una palestra che si trova a Brescia.

Cassarà
Cassarà durante un incontro di scherma con la Nazionale italiana (ANSA)

La ragazza ha ribadito che qualcuno l’avrebbe filmata mentre stava facendo la doccia, non indicando però il nome di Cassarà. Le accuse gravissime sono di produzione di materiale pedopornografico, tutti elementi che saranno oggetto di analisi sul cellulare sequestro di recente.

La ragazza non ha saputo dire chi l’avrebbe filmata, precisamente da sopra la tenda della doccia, ma in seguito all’acquisizione delle immagini delle telecamere di sicurezza Cassarà sarebbe stato visto in una zona compatibile con quella indicata dalla presunta giovane vittima. Ora è però giunto il momento di approfondire questa vicenda e fare luce su quanto presumibilmente accaduto.

La posizione della Federazione Scherma

E anche nel corso della mattinata di martedì 24 ottobre è giunta la reazione della Federscherma che ha pubblicato una nota sul sito ufficiale per spiegare quanto sta accadendo intorno al professionista Andrea Cassarà.

Cassarà
Cassarà e la necessità di difendersi dalle gravissime accuse (ANSA)

La Federazione Italiana Scherma ha ricevuto ufficialmente questa mattina (24 ottobre 2023) informazione dal Centro Sportivo Carabinieri di una denuncia a carico del tesserato Andrea Cassarà. A seguito di ciò, la Federazione si è immediatamente attivata per trasmettere la comunicazione alla Procura Federale, al fine di avviare tempestivamente i procedimenti conseguenti“, si legge.

Ma per Cassarà non si tratta dell’unica vicenda. Nel 2009, infatti, fu denunciato e in seguito prosciolto per atti osceni nei confronti di una donna. Venne denunciato poiché accusato di aver avvicinato una donna, proprio mentre stava percorrendo la stessa strada. La donna ribadì all’epoca dei fatti di essere stata toccata nelle parti intime, ma il giudice respinse le accuse in sede processuale nei confronti di Cassarà.

Il curriculum di Cassarà

La carriera di Cassarà, classe 1984, è piena di successi nel campione della scherma. Da segnalare la vittoria di quattro titoli di campione europeo individuale, campione a Catania e campione olimpico a squadre durante i Giochi Olimpici di Atene e Londra.

Sempre nella città greca conquistò anche un bronzo individuale. Vincitore di cinque Mondiali di fioretto, sei campionati a squadre e cinque Europei a squadre, per Cassarà è adesso il momento di affrontare una vicenda molto delicata. L’avvocato dello schermitore ha preferito non rilasciare alcuna dichiarazione, specialmente durante l’attuale fase d’indagine che sarebbe ancora in corso.

Cassarà sarebbe stato visto in una zona compatibile, nello specifico quella indicata dalla presunta vittima, nonché in un orario compatibile. La Procura di Brescia, in questo caso, ha deciso di indagare lo schermidore, sequestrando il telefono e cercando eventuali e possibili riscontri.

Impostazioni privacy