Omicidio Paolo Salvaggio, svolta nelle indagini: arrestato un pregiudicato 46enne

Nell’agguato organizzato per uccidere Paolo Salvaggio l’11 ottobre 2021 c’era anche lui, un pregiudicato milanese di 46 anni. Benedetto Marino è stato arrestato nel Catanese all’alba di oggi

Si era rifugiato in Sicilia Benedetto Marino, dopo l’omicidio di Paolo Salvaggio dell’11 ottobre 2021 e qui è stato catturato dai Carabinieri. L’uomo è accusato di essere coinvolto nell’agguato del 60enne Salvaggio, ribattezzato come “Dum Dum”, in onore dei proiettili a espansione.

Omicidio Paolo Salvaggio
Omicidio Paolo Salvaggio, svolta nelle indagini dei Carabinieri di Milano, fermato e arrestato uno dei killer: il 46enne Benedetto Marino (free.it)

Il milanese 46enne, pregiudicato avrebbe freddato a Buccinasco il mafioso 60enne Salvaggio, già malato terminale. Alla vittima mancavano solo pochi mesi di vita eppure quel giorno due uomini gli avevano comunque sparato addosso alcuni colpi di pistola: freddato mentre si trovava in bici fermo al semaforo di via della Costituzione.

Arrestato a Catania il pregiudicato che uccise Paolo Salvaggio nel 2021

L’esecuzione di Paolo Salvaggio era avvenuta l’11 ottobre 2021 alle 10.03 di mattina a Buccinasco (provincia di Milano). Un orario scelto appositamente perché la vittima, che stava scontando una pena ai domiciliari, aveva il permesso di uscire di casa tra le 10 e le 12. Dopo l’agguato al 60enne le indagini dei Carabinieri del Comando Provinciale di Milano sono partite alla ricerca dei responsabili del delitto fino ad oggi quando il 46enne è stato catturato.

omicidio Paolo Salvaggio
Omicidio Paolo Salvaggio, preso il killer che l’11 ottobre 2021 ha freddato l’uomo con quattro colpi di pistola a Buccinasco, provincia di Milano. L’indagato fermato nel Catanese – free.it

Gli uomini dell’Arma dei Carabinieri di Milano hanno dato esecuzione ad una ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale milanese, su richiesta della locale DDA – Direzione Distrettuale Antimafia –  nei confronti del 46enne, autore in concorso con altre due persone, del delitto di Salvaggio. L’uomo, un italiano pregiudicato per reati contro il patrimonio, è stato catturato nel Catanese, dove si era trasferito dopo l’omicidio.

L’arresto è giunto dopo diversi elementi emersi dall’attività investigativa svolta dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Milano a seguito dell’esecuzione di Salvaggio, considerato dagli investigatori un elemento di spicco della criminalità milanese con importanti relazioni sia con la cosca ‘ndranghetista dei Barbaro-Papalio sia con i componenti del “clan dei catanesi” capitanato dal boss mafioso Angelo Epaminonda. 

Le indagini

La complessa attività d’indagine si è sviluppata attraverso le classiche metodologie unite ad attività tecniche più sofisticate che hanno consentito di fotografare il contesto nel quale l’omicidio è maturato: ovvero riconducibile a vecchi dissidi nati nell’ambito della criminalità comune.

Omicidio Salvaggio Paolo
Omicidio Paolo Salvaggio, le indagini dei Carabinieri di Milano sul luogo dell’esecuzione del 60enne a Buccinasco. Oggi fermato un’indagato per il delitto in provincia di Catania – free.it

Inoltre, come riporta una nota dei Carabinieri, “Le indagini hanno permesso di ricostruire l’intera progressione del delitto, sia nella fase preparatoria che in quella esecutiva, connotata dai tratti di una vera e propria esecuzione realizzata da due soggetti a bordo di uno scooter che hanno esploso diversi colpi di arma da fuoco (quattro nel totale ndr) nei confronti del 60enne, tre dei quali ritenuti mortali”. 

Dopo l’esecuzione il killer, alla guida del mezzo parcheggiato poco distante dal luogo dell’omicidio, ha garantito la fuga di uno degli altri due responsabili, che intanto aveva abbandonato la moto in un’area di campagna. Nel frattempo, nella provincia di Milano, sono state eseguite 8 perquisizioni a carico dei soggetti ritenuti colpevoli, a vario titolo, del delitto. Perquisizioni che avevano l’obiettivo di raccogliere quanti più elementi indiziari utili a rafforzare ancor di più il quadro probatorio e individuare tutti i soggetti coinvolti nella vicenda dilettuosa. Al momento, come conclude la nota: “l’indagato Benedetto Marino è considerato non colpevole fino a sentenza di condanna divenuta irrevocabile”.

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