Terremoto Marocco, turisti italiani bloccati sulle montagne: in fuga a piedi. Drammatica testimonianza

Il terremoto che ha devastato il Marocco con una scossa di magnitudo 6.8 ha portato al tragico bilancio provvisorio di oltre 800 morti. Tra i sopravvissuti alcuni turisti italiani. La drammatica testimonianza di una famiglia

La terra ha tremato per tutto il Marocco ieri sera, 8 settembre, verso le 23:00 ora locale. La scossa di magnitudo 6.8 con epicentro a soli 71 km da Marrakech al momento ha fatto registrare 820 morti e oltre 600 feriti di cui 300 gravi.

Terremoto Marocco
Terremoto Marocco, la testimonianza di una famiglia italiana (ansa) free.it

Tra le vittime: morti e feriti, secondo quanto riferito il ministro degli Esteri Antonio Tajani, non risultano esserci italiani coinvolti. Ma sono diversi i turisti, anche connazionali, che sono stati sorpresi dal terremoto e al momento sono in cerca di assistenza. Alcuni di questi turisti italiani sono rimasti bloccati sulle montagne del Marocco. La testimonianza arrivata da una famiglia italiana che sta tentando la fuga a piedi per trovare un rifugio sicuro.

Terremoto: famiglia italiana bloccata sulle montagne del Marocco

Una turista italiana in vacanza con il marito e il figlio adolescente si trovava proprio in Marocco ieri quando improvvisamente la terra ha tremato. Secondo quanto riportato da Leggo, la donna ha riferito: “Siamo preoccupatissimi, siamo bloccati fuori dall’hotel sul passo Tizi n’test e la strada è sbarrata da una frana da entrambe le parti. Ora ci stiamo incamminando verso Agadir, sono trenta chilometri per fortuna in discesa ma dobbiamo sbrigarci perché inizia a fare caldo”.

terremoto marocco
Terremoto Marocco, i danni causati dalla scossa di magnitudo 6.8 (ansa) free.it

La famiglia, in vacanza in Marocco dal 31 agosto, è stata sorpresa dal sisma quando era in hotel sulle montagne dell’Atlante e tutti sono immediatamente usciti fuori dalla struttura. La turista continua confermando lo stato dell’albergo: “L’hotel è rimasto molto danneggiato, per cui abbiamo passato la notte in auto”. La sopravvissuta continua confessando: “Ora la macchina è inutile perché la frana ha bloccato entrambe le vie del passo. Non ci sono feriti. Con noi c’erano altri due turisti ma non so di quale nazionalità”. Da quello che si apprende, parrebbe che uno dei due turisti, forse provenienti dal Belgio, ha difficoltà a camminare e non ha potuto seguire la famiglia italiana nella lunga traversata verso Agadir.

“Ci troviamo in una zona dove non ci sono soccorritori, non ci sono autorità, non c’è nessuno, per questo abbiamo deciso di incamminarci a piedi verso Agadir e non verso Marrakech perché sappiamo che lì è un disastro. Non so se sia prudente incamminarci a piedi ma cosa altro dovremmo fare, cosa aspettiamo? Abbiamo due bottiglie d’acqua, mio figlio è riuscito a caricare il cellulare. Ci sono state altre scosse. La mia paura è che venga giù la montagna”.

La situazione dei voli

Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha assicurato al Tg1 che “L’ambasciata d’Italia a Rabat, il consolato d’Italia a Casablanca, il consolato onorario a Marrakech sono impegnati nel dare tutto il sostegno possibile ai nostri connazionali. Inoltre, l’unità di crisi del ministero degli Esteri opera 24 ore su 24. La protezione civile è disponibile a fare tutto ciò che serve”.

Infine, il ministro Tajani ha affermato che “ancora è presto per decidere se sarà necessario attivare voli speciali per il rientro degli italiani dal Marocco. In ogni caso, faremo quello che è stato fatto a Rodi, in Grecia, in occasione degli incendi: ovvero organizzare dei desk della nostra rappresentanza diplomatica negli aeroporti per assistere ed accompagnare i nostri connazionali che possano rientrare. Non saranno mai soli, li monitoriamo in ogni istante”.

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