Incidente Amalfi, skipper non solo drogato. Sulle cause dello schianto emerge un dettaglio shock: l’accusa del marito di Adrienne Vaughan

Nuove sconcertanti rivelazioni saltano fuori dopo l’incidente di Amalfi in cui ha perso la vita la 45enne Adrienne Vaughan. A parlare è Mike White, marito della turista uccisa dalle eliche della barca: lo skipper non era solo drogato. Ecco come pilotava il motoscafo

Non solo lo skipper 30enne Elio Persico è risultato positivo ai test tossicologici di droga ed alcol ma, stando a quanto riferito da Mike White, a bordo del motoscafo e marito di Adrienne Vaughan, nota editrice newyorkese deceduta a seguito del violento scontro tra le due imbarcazioni ad Amalfi, stava pilotando il gozzo tenendo il cellulare in mano.

incidente Amalfi
Incidente Amalfi, il vero motivo dello schianto raccontato dal marito della vittima (ansa) free.it

Proprio questa distrazione sarebbe stata quella fatale che giovedì scorso, 3 agosto, ha portato l’imbarcazione guidata dallo skipper a schiantarsi contro il veliero turistico di 40 metri Tortuga nel tratto di mare compreso tra il Fiordo di Furore e il Capo di Conca, al largo della Costiera Amalfitana.

Incidente Amalfi, il racconto del marito di Adrienne: “lo skipper era al cellulare mentre guidava”

Mike White è ancora sotto shock per quanto accaduto alla moglie Adrienne Vaughan lo scorso giovedì. L’uomo sul motoscafo al momento dell’incidente insieme ai due figli di 12 e 8 anni, ha raccontato ai soccorritori che lo skipper “Stava sempre al telefono”. Il 30enne originario di Massa Lubrense, Elio Persico è indagato a piede libero dalla Procura di Salerno per omicidio colposo e naufragio colposo.

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Incidente Amalfi, turista morta, i test tossicologici allo skipper sono risultati positivi. (ansa) free.it

Secondo le indagini condotte dalla Guardia Costiera di Napoli, fino ad ora emerge che è stato il motoscafo noleggiato dalla famiglia White e pilotato da Persico a tagliare la strada al veliero turistico di 40 metri, a bordo del quale c’erano in totale, tra turisti e membri dell’equipaggio, 85 persone intende a festeggiare un matrimonio. La piccola imbarcazione è entrata in collisione con il veliero sbattendo violentemente la sua fiancata destra contro quella sinistra della grande barca. Ambedue le barche stavano dirigendosi verso Nerano, seguendo quindi la stessa direzione.

Dopo l’incidente la pm Marinella Guglielmotti ha disposto l’acquisizione dei tabulati telefonici dello skipper al timone del motoscafo. Quindi, Persico non solo guidava dopo aver fatto uso di cocaina ed essere risultato positivo anche all’alcol test ma era distratto dall’uso del cellulare. Il 30enne è stato ricoverato all’ospedale di Salerno dove ieri, 4 agosto, è stato sottoposto ad ulteriori accertamenti per verificare che non abbia riportato lesioni o fratture importanti avendo alcune costole incrinate e lesioni al bacino. Nello stesso ospedale è ricoverato anche Mike White, il quale è stato sottoposto a un intervento a una clavicola. I due figli minori, invece, rimasti illesi sono affidati momentaneamente alla proprietaria della “Villa Giulia” a Sant’Agata dei Due Golfi dove la famiglia alloggiava in attesa dell’arrivo dei nonni dagli Stati Uniti.

Il sequestro delle due barche

Dopo l’incidente mortale le due imbarcazioni sono state sottoposte a sequestro per gli accertamenti del caso. Il veliero turistico è stato trasferito al molo di Salerno già nella. stessa giornata dell’incidente, mentre il motoscafo è stato recuperato ieri e portato nel porto di Amalfi.

La famiglia White soggiornava tra la Costiera Amalfitana e la Penisola Sorrentina. La donna, Adrienne Vaughan, era famosa per essere la presidente Usa della casa editrice Bloomsbury che ha pubblicato la celebre serie di romanzi fantasy “Harry Potter”.

Prima di giungere in Campania, la famiglia aveva trascorso alcuni giorni nella Capitale. Le immagini felici appaiono nel profilo social del marito della vittima, Mike White. Dopo il fatto, all’uomo è stato prestato supporto anche psicologico. Mentre i turisti a bordo del veliero Tortuga sono stati sentiti dai militari della Guardia Costiera per circa tre ore per raccontare ciò che hanno visto dalla collisione. Ulteriori dettagli in merito sono stati forniti da alcuni testimoni oculari che al momento dell’impatto stavano girando alcuni video.

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