Vacanze estive: gli italiani scelgono il mare ma tutto costa troppo. Aumenti del 12.6%

Rimane il re indiscusso delle vacanze estive anche quest’anno. Parliamo del mare, meta scelta dai turisti italiani e stranieri. Ma i prezzi sono da capogiro secondo uno studio di Panorama Turismo – Mare Italia. Quanto costerà andare in vacanza?

Il padrone incontrastato delle vacanze estive 2023 rimane sempre il mare, scelto come meta preferita per le proprie ferie dalla maggior parte degli italiani ma anche dei turisti stranieri che arrivano da ogni parte d’Europa e del mondo per tuffarsi nelle acque cristalline del nostro Mediterraneo.

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Vacanze estive, il mare rimane la meta prediletta degli italiani ma quanto costa andare in spiaggia. Aumenti record (ANSA)

Ma quant’anno i prezzi saranno ancora più salati del mare stesso. Secondo lo studio elaborato dall’osservatorio Jfc  – Panorama Turismo- Mare Italia, su un campione di 100 destinazioni balneari in Italia, una vacanza in spiaggia costerà più del 12,6% rispetto allo stesso periodo di riferimento del 2022.

I turisti italiani quest’anno che rinunceranno al mare saranno 9 milioni. Le ragioni dipendono proprio dall’aumento dei prezzi estivi: trasporto, hotel e beni di prima necessità quasi inavvicinabili in alcune località marine. A fare fatturato in Italia saranno i turisti stranieri.

Vacanze estive: il mare rimane la scelta degli italiani ma gli aumenti sono salati

Secondo quanto riferito da Panorama Turismo – Mare Italia, questa estate 2023 i vacanzieri pagheranno la loro villeggiatura al mare il 12,6% in più rispetto all’estate 2022. Dalla Sardegna alla Puglia, dalla Calabria alla Sicilia, le spiagge sono prese d’assalto da italiani e stranieri, anche se i prezzi sono da capogiro.

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Vacanze estive, il mare la meta preferita anche nel 2023. Ma quanto costa andare in spiaggia? Il rapporto di Panorama Turismo indica il 12,6% in più. Aumenti da capogiro (free.it)

Il rapporto evidenzia nel complesso che questa estate si registreranno 32 miliardi e 911 milioni di fatturato, con un incremento del 9,1% rispetto all’anno precedente e un +3,3% rispetto al 2019. Sono previste poco più di 415 milioni di presenze con un incremento rispetto al 2022 del 3,2% e solo uno 0,8% in più in riferimento al 2019.

Molti italiani, a causa del caro vacanze, rinunceranno al mare. Sono 9 milioni coloro che resteranno a casa. Tra questi oltre 5 milioni di connazionali tra i 45 e i 54 anni non andranno in ferie per l’aumento dei prezzi dei beni. Ma i costi sono in aumento anche all’estero. Il responsabile di Jfc e dell’osservatorio Panorama Turismo, Massimo Feruzzi, come riporta anche Tgcom24,  spiega: “Il rincaro dei prezzi non sarà un problema solo italiano, ma riguarderà anche i principali rivali, come Spagna, Grecia, Croazia, Costa Azzurra. Nonostante gli aumenti e anche il meteo, che non è stato finora molto favorevole, ci sarà una buona ripresa rispetto non solo alla passata stagione estiva, ma anche nei confronti dell’estate 2019, quella pre-pandemia”.

Il fatturato in Italia lo fanno i turisti stranieri

Per quanto riguarda il fatturato, sempre secondo i dati riportati dall’osservatorio Jfc, quello generato dai turisti italiani sarà pari a 24 miliardi 871 milioni, a differenza di quello generato dalla clientela straniera che, invece, sarà superiore agli 8 miliardi 40 milioni.

Massimo Feruzzi continua aggiungendo: “Bisogna di certo considerare che questi incrementi di fatturato sono prevalentemente condizionati dall’aumento dei prezzi della vacanza balneare nel suo complesso”.

Anche se le presenze sulle spiagge degli italiani si aggireranno intorno ai 333 milioni 922mila e quello degli stranieri sarà pari agli 81 milioni e 84mila, saranno proprio questi ultimi ad essere considerati interessanti per il fatturato. L’estate 2023 porterà dunque il 12,7% di vacanzieri stranieri sulle spiagge italiane rispetto all’estate 2022.

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