IRPEF, stangata sugli stipendi: la riforma fiscale cambia gli scaglioni

IRPEF, cambiano i riferimenti sugli stipendi: gli scaglioni ridisegnano la composizione fiscale per i lavoratori. Le novità.

La riforma fiscale entra nel vivo. Giorgia Meloni tira dritto in accordo con il Ministro Giorgetti che accorda la volontà di andare avanti e risparmiare in fase di bilancio. Gli esborsi sono un tema caro affrontato anche in quello che è stato il ridimensionamento, fino alla cancellazione, del Superbonus 110%: la prospettiva legata agli incentivi permane solo per coloro che hanno comunicato la CILA (Comunicazione Anticipata Inizio Lavori), ancora da stabilire i criteri legati al bonus sisma.

Pensioni Giorgia Meloni
Giorgia Meloni (ANSA)

Veniamo all’IRPEF: la riforma fiscale targata Meloni agevola il concetto degli scaglioni. Si passa da quattro a tre finestre, rispettivamente da 60 a 700 euro per redditi con relativa riduzione Ires. Tutto per arrivare a una graduale eliminazione dell’Irap: l’imposta regionale sulle attività produttive. Le aliquote saranno così suddivise: la prima è al 23% per chi guadagna fino a 15mila euro, segue al 28% chi guadagna fino a 50mila euro, chiude al 43% chi guadagna oltre 50mila euro.

IRPEF, rebus stipendi: gli scaglioni tema della nuova riforma fiscale

La situazione è chiara, dibattimento su quando si potrebbe iniziare: il ricalcolo – diciamo così – dovrebbe partire dal 2024. La misura va di pari passo con quella che sarà l’elargizione del nuovo Reddito Di Cittadinanza che prenderà il nome di MIA. Il Governo ritiene che potranno essere risparmiate numerose fuoriuscite.

Meloni Giorgia Sanremo
Il Presidente del Consiglio alle prese con la riforma fiscale (ANSA)

Di diverso avviso i sindacati che hanno mostrato il proprio scetticismo anche nel contesto di Rimini: il congresso CGIL ha mostrato numerose criticità soprattutto rispetto all’approccio dei sindacati rispetto alla nuova riforma coniugata alla mancata erogazione del salario minimo: “Non credo che sia una misura efficace”, tuona Giorgia Meloni tra il brusio e la diffidenza delle opposizioni. Non resta che aspettare per capire che piega prenderà la politica italiana: il viatico passa dall’economia, gli scaglioni scandiscono anche gli equilibri di Governo.

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