Bancomat rifiutato, la coop dei taxi chiede scusa: indagine interna

Il pagamento bancomat è stato rifiutato. L’atleta denuncia il fatto dopo essere stata insultata dall’autista del taxi. Ora la coop dei taxi chiede scusa e condanna quanto accaduto

Dopo l’episodio che ha coinvolto Silvia Salis, ex atleta olimpionica di lancio del martello e oggi vicepresidente del Coni, al centro del dibattito per essere stata insultata da un tassista solo perché aveva chiesto di pagare la corsa con il bancomat, la Cooperativa Radio Taxi Genova 5966 porge le sue scuse per l’accaduto.

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Bancomat rifiutato, la denuncia di Silvia Salis e le scuse della coop di taxi (Ansa)

La coop di taxi condanna il comportamento di quei dipendenti che non accettano gli strumenti di pagamento digitali. A segnalare la vicenda è stata Silvia Salis, vice presidente del Coni ed ex lanciatrice olimpica di lancio del martello. La frase che l’atleta si è sentita rispondere domenica scorsa a Genova, al termine di un viaggio in taxi verso l’aeroporto dal conducente del mezzo bianco è assurda: “È finita la pacchia”.

Dopo che il tassista si è rifiutato di accettare il pagamento tramite pos, Salis si è sfogata con una storia su Instagram. La denuncia social dell’ex atleta ha scatenato l’ira di molti. Come riporta il Corriere, le parole scelte da Salis sono di denuncia: “Nel taxi vedo il Pos quindi chiedo di pagare con il bancomat, 32 euro, mi dice che no, che ora lui non è più obbligato, che è finita la pacchia della banche, che a lui servono contanti”.

Bancomat rifiutato: dopo la denuncia dell’ex atleta Silvia Salis alla coop di taxi oggi arrivano le scuse

I modi del conducente del taxi sono sgarbati. A raccontarlo è l’ex atleta campionessa olimpionica, nonché moglie di Fausto Brizzi, Silvia Salis: “Ho chiesto di pagare con il bancomat la corsa. Il tassista si è rifiutato e di fronte alle mie obiezioni inizia a urlare con arroganza che ora, lui, può fare come vuole. Ora lui può fare, finalmente, come vuole. Italia 2022”.

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Bancomat rifiutato, dopo la denuncia dell’ex atleta olimpionica, le scuse della cooperativa di taxi (Ansa)

Ma a seguito della denuncia da parte di Silvia Salis, la cooperativa di taxi annuncia di aver “avviato una verifica interna per capire se il tassista che si è rifiutato di accettare il pagamento con il Bancomat faccia parte della nostra cooperativa. In tal caso, siamo pronti a prendere gli opportuni provvedimenti disciplinari e a segnalare all’ufficio Autopubbliche del Comune di Genova per le sanzioni previste”.

Nel frattempo, Valter Centanaro, presidente della Cooperativa Radio Taxi Genova ribadisce che “il pos a bordo è obbligatorio per nostro regolamento interno dal 2015 e dall’aprile 2022 è previsto anche dal regolamento comunale del servizio. La nostra volontà, come 5966, è quella di procedere nell’accettare qualsiasi strumento di pagamento venga scelto dal cliente”.

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