Omicidio Carol Maltesi, svolta nelle indagini | Smascherate le bugie del killer

Nel caso dell’omicidio di Carol Maltesi spunta una rivelazione: il presunto cliente che avrebbe richiesto alla vittima un video a sfondo sessuale violento tramite il social “OnlyFans” non è mai esistito

Durante il processo a Davide Fontana accusato della morte di Carol Malesi nuove rivelazioni sono saltate fuori. A parlarne è il maresciallo maggiore Matteo Lorandini, in servizio presso il Nucleo operativo della compagnia dei carabinieri di Breno, (Brescia), comune dove è stato rinvenuto il cadavere fatto a pezzi della 26enne.

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Omicidio Carol Maltesi, svolta nelle indagini: Davide Fontana creò un profilo fake (Ansa)

Quello di Carol Maltesi è un caso di morte violenta e senza scrupoli avvenuto per mano del 40enne Davide Fontana lo scorso gennaio a Rescaldina, provincia di Milano. E secondo le indagini in corso, sarebbe stato proprio lo stesso Fontana a creare un profilo fake facendosi passare per un clienti sul sito d’incontri sessuali “OnlyFans“.

L’intento dell’assassino della giovane Maltesi era quello di farsi consegnare un video a luci rosse della ragazza. Questo è quanto oggi nell’aula di Tribunale a Busto Arsizio emerge dagli inquirenti. Una vicenda che aggiunge altro orrore a una storia già di per sé atroce.

Carol Maltesi, la rivelazione del maresciallo in Tribunale: Fontana ideò un profilo falso

Voleva a tutti i costi un video sessuale a sfondo violento con protagonista la 26enne Carol Maltesi. Così, Davide Fontana ha pensato bene di realizzare un profilo falso sul sito volgare “OnlyFans” dove la giovane vittima lavorava, facendosi passare per un cliente.

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Omicidio Carol Maltesi, la svolta nelle indagini: Fontana creò un profilo fake (Ansa)

Ma quel cliente non è mai davvero esistito. È stato lo stesso 40enne che con Carol aveva avuto una breve relazione, a creare un profilo fake per avanzare la richiesta del video. La rivelazione è giunta stamattina durante il processo per omicidio a carico di Davide Fontana. A testimoniarlo è il maresciallo maggiore dei carabinieri Matteo Lorandini, che ha seguito le indagini dopo il ritrovamento del corpo della vittima.

Durante l’udienza il maresciallo ha poi spiegato che, a seguito degli esami effettuati sugli smartphone e PC acquisiti durante le indagini, la vittima dopo aver girato quell’ultimo video avrebbe lasciato il paese dove abitava e chiuso la relazione con l’assassino Fontana. Il suo obiettivo era raggiungere il nuovo fidanzato e rifarsi una vita lontano da quella vissuta fino a quel momento.

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