Amber Heard, un piano per screditare Johnny Depp: il processo non basta | Perché potrebbe cambiare tutto

Scatta l’ennesimo piano per screditare l’ex marito Johnny Depp, così Amber Heard andrà in appello. La carta vincente in mano all’attrice potrebbe cambiare le sorti del processo

Non si arrende l’ex consorte di Johnny Depp, Amber Heard che proprio non ci sta ad aver perso il processo contro l’ex marito.

Amber Heard processo
Amber Heard, spunta l’asso nella manica che potrebbe cambiare le sorti del processo (ANSA)

Così, ora spunta un asso nella manica (a suo favore) e tutto da confermare. I legali dell’attrice confermano: “durante il processo Deep-Heard sono state eluse alcune misure di garanzia o non seguite correttamente”. Amber Heard potrebbe così fare appello e cambiare le sorti del processo.

Amber Heard e quell’asso nella manica contro Deep | Le sorti del processo potrebbero cambiare

Secondo i legali di Amber Heard, le misure per garantire che l’identità dei giurati corrispondesse a quella dei convocati sono state “eluse o non seguite”. Questa sarebbe la carta che potrebbe risultare vincente e far ribaltare l’esito del processo in appello a favore dell’ex attrice.

Amber Heard e Johnny Deep
Amber Heard, le sorti del verdetto finale potrebbero essere cambiate, spunta l’asso nella manica per l’ex attrice (Ansa)

È passato più di un mese da quando quel 1° giugno il Tribunale di Fairfax (Virginia) ha emesso il suo verdetto a favore dell’attore Johnny Depp, portando Amber Heard alla sconfitta.

Secondo i giurati l’ex moglie di Deep, ha diffamato l’ex marito. Da quel giorno, però, l’attrice non si è mai rassegnata al verdetto finale. Così ha subito annunciato che andrà in appello definendo la sentenza “incoerente e discordante”.

I legali di Heard hanno dunque chiesto ufficialmente l’annullamento della condanna. Il motivo risiede in un dettaglio che, se confermato, potrebbe ribaltare l’intero processo. Uno dei membri della giuria non avrebbe dovuto trovarsi lì.

Secondo gli avvocati di Amber, il caso del giurato è un caso di omonimia. Due persone con lo stesso cognome vivevano in Virginia, e l’invito a far parte della giuria sarebbe stato inviato alla persona sbagliata. Per questo motivo ora i legali hanno chiesto al giudice di annunciare che si sia trattato di un errore giudiziario. L’errore è venuto alla luce confrontando le date di nascita delle due persone.

In questo caso, come riporta Open, gli avvocati concludono dicendo: “il diritto della nostra assistita a un giusto processo sono minati e compromessi”. Così, ora il caso passerà alla Corte d’Appello.

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