Vaiolo delle scimmie, identificato primo caso in Italia | Altri due casi sospetti: quali sono i sintomi

È rientrato dalle Isole Canarie con i sintomi tipici del vaiolo delle scimmie. È il primo caso registrato in Italia. Cosa si sa davvero sul vaiolo e la sua contagiosità? L’Oms sta studiando altri casi identificati in Spagna e Portogallo

E’ stato identificato all’ospedale Spallanzani di Roma il primo caso in Italia di vaiolo delle scimmie. L’uomo contagiato da vaiolo si è presentato al pronto soccorso dell’ospedale Umberto I dopo essere rientrato da una vacanza alle Isole Canarie.

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Vaiolo delle scimmie, primo caso in Italia di contagio (pixabay)

Cosa si sa veramente del vaiolo delle scimmie? I sintomi e la sua contagiosità sull’uomo sono al vaglio dell’Oms che in queste ore sta monitorando altri casi di contagio registrati in Europa.

Vaiolo delle scimmie, identificato primo caso in Italia | La situazione nel mondo e i sintomi

Il primo caso in Italia si è registrato allo Spallanzani di Roma proprio alcuni giorni fa ma di persone affette da vaiolo delle scimmie nel mondo sembrano diverse. Anche oltreoceano si contano casi. È avvenuto nel Massachusetts recentemente, quando le autorità sanitarie hanno confermato un caso di vaiolo delle scimmie in un uomo che ha viaggiato in Canada.

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Vaiolo delle scimmie, primo caso in Italia, altri due sospettati, quali sono i sintomi (Pixabay)

Nuovi casi arrivano anche dalle autorità sanitarie britanniche, spagnole e portoghesi aumentando i timori che la malattia virale si stia diffondendo lentamente fuori dall’Africa centrale e occidentale dove ha origine.

I Centers for Disease Control and Prevention (CDC) attualmente stanno monitorando 6 americani dopo che hanno viaggiato su un aereo con un paziente britannico risultato positivo al vaiolo.

A Madrid, invece, sono 23 i casi sospetti di vaiolo delle scimmie analizzati. In una nota divulgata dall’assessorato alla Salute regionale madrileno si apprende che il vaiolo è una malattia “molto rara” che comporta sintomi quali: febbre, mialgia, ingrossamento delle ghiandole, un’eruzione cutanea sulle mani e sul viso che ricorda la varicella, stanchezza e affaticamento.

La nota dell’assessorato alla Salute di Madrid, aggiunge: “La trasmissione del virus avviene per via respiratoria”, anche se per i 23 casi di soggetti analizzati, il sospetto è che il contagio possa essere avvenuto attraverso il “contatto con le mucose durante rapporti sessuali”.

La Direzione generale per la salute del Portogallo spiega che i soggetti infetti dalla malattia sono per lo più di giovani di sesso maschile che presentano lesioni ulcerose.

La malattia virale nota come monkeyprox può uccidere fino a 1 paziente su 10 contagiati, ma non si diffonde facilmente tra le persone. Intanto, in Italia si sospettano altri due casi.

Vaiolo delle Scimmie, cosa dicono i virologi italiani

Niente allarmi, ma alta soglia di attenzione. La parola d’ordine, tra i virologi, è di non alimentare paure ingiustificate, ma anche evitare di sottostimare una malattia, il vaiolo delle scimmie, poco diffusa, conosciuta da oltre 60 anni e che solo occasionalmente riguarda gli umani. “Bambini e adulti nati dopo il 1981 sono più a rischio di contrarre il vaiolo delle scimmie” dice all’AGI l’immunologa dell’Università di Padova Antonella Viola “ma ancora il numero dei contagi è basso per creare allarmismo“.

I fattori di rischio conosciuti sono il contatto con animali attraverso la caccia e il consumo di selvaggina. Si tratta di un virus del tutto simile a quello del vaiolo umano e infatti, la vaccinazione contro questo protegge anche da questo virus. Peccato che il vaccino contro il vaiolo non sia più obbligatorio da molto tempo. Per questo i bambini, potrebbero essere quelli più colpiti.

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