La verità è saltata fuori mentre si disputava l’ultimo turno di Copa Libertadores tra Boca Juniors e l’Always Ready. La polizia boliviana ha fatto irruzione nello spogliatoio dell’arbitro scoprendo regali indirizzati ai direttori di gara. É bufera sul Boca.
A rendere il Boca Juniors vincitori nell’ultima gara calcistica contro i boliviani dell’Always Ready è stato un rigore in favore degli argentini. Penalty molto contestato per la “semplicità” con cui è stato concesso, quasi come fosse un regalo.
Nel frattempo, durante la partita, la polizia boliviana ha fatto irruzione nello spogliatoio dell’arbitro dove sono stati trovati diversi pacchetti contenenti magliette e gadget del Boca Juniors indirizzati al direttore di gara e i suoi collaboratori.
É stato il rigore di Eduardo Salvio realizzato al 37′minuto di gara a far passare il turno agli argentini del Boca Juniors. Così, il Boca ha guadagnato tre punti fondamentali per la qualificazione al turno successivo nella Copa Libertadores.
Gli argentini hanno così battuto i boliviani portandosi ora a 6 punti in classifica. Ma come è stato riportato da diversi media sudamericani, la partita è stata caratterizzata da un‘irruzione a sorpresa della polizia boliviana nello spogliatoio dell’arbitro peruviano Kevin Ortega.
Mentre nello stadio Hernando Siles di La Paz, i calciatori erano intendi a giocare, la polizia perquisiva gli spogliatoi di arbitro e collaboratori trovando diversi regali quali borse contenenti magliette del Boca.
Il bottino indirizzato agli arbitri è stato subito sequestrato dagli agenti, come si vede in alcuni video diventati virali su twitter dalla notte scorsa.
Il fatto gravissimo ha fatto indignare molti nel calcio sudamericano, in modo particolare il presidente boliviano dell’Always Ready, Andrés Costa, che ha commentato: “Il colonnello della polizia boliviana ci ha informato all’intervallo che a quanto pare gli arbitri avevano ricevuto regali e pacchi. Non vogliamo sporgere denuncia contro il Boca o chiedere punti”.
I video girati dalla polizia mostrano gli attimi in cui le forze dell’ordine fanno irruzione proprio all’interno dello spogliatoio dell’arbitro durante la partita.
Vengono esposti i regali del Boca indirizzati ai tre arbitri con tanto di sacche con il brand del club argentino. La scoperta ha insospettito tutti soprattutto per via della decisione dell’arbitro nell’assegnare un rigore agli argentini messo fortemente in dubbio.
Il presidente dei boliviani Andrés Costa ha aggiunto che per chiarire meglio la questione: “verrà effettuato un test delle impronte e un’indagine che possano dare maggiore certezza di quanto accaduto”.
Anche Oscar Barrenechea, vicepresidente marketing dell’istituto El Alto ha denunciato Román Riquelme esprimendo parole dure sulla sua pagina Facebook:
“È andato negli spogliatoi degli arbitri e ha consegnato quattro borse con il logo del Boca. Dopo averle esaminate, due erano già vuote e il altri due con piccoli doni da parte sua!”.
Insomma, un caso che se dovesse essere confermato porterebbe ancora grande scompiglio nel club argentino. E quella conferma alla quale nessuno vorrebbe pensare ma purtroppo c’è: che nel calcio mondiale, specie in Sudamerica, non sempre si è sportivi come si dovrebbe.
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