Juve, Vlahovic smonta il confronto con CR7: “Ecco perché ho scelto la 7…”

Juventus, ecco Vlahovic: “Grazie Fiorentina, ma bianconeri troppo grandi per dire di no. Qui non ci sono scuse”. La conferenza stampa del colpo di mercato della Vecchia Signora.

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Juve, Vlahovic smonta il confronto con CR7: “Ecco perché ho scelto la 7…”

La Juventus ora ha il suo bomber. Il centravanti in grado di spostare gli equilibri, il colpo di coda del mercato invernale juventino è Dusan Vlahovic, 22 anni, prelevato dalla Fiorentina per 70 milioni di euro (+ 10 di bonus). L’attaccante serbo ha parlato questa mattina in conferenza stampa: si volta pagina, una nuova avventura, idee chiare e tanta voglia di mettersi all’opera. “Ringrazio il presidente e tutte le persone che mi hanno portato qui. Quella della Juve è stata una scelta facile. Nel dna bianconero c’è la lotta fino all’ultimo, la sofferenza per vincere fino alla fine e questo fa parte del mio carattere. Per questo la scelta non è stata difficile”, precisa Vlahovic.

Poi rivolge un doveroso pensiero a Firenze, agli allenatori che lo hanno cresciuto e al club che gli ha permesso di crescere con la dovuta serenità: “Vorrei ringraziare la Fiorentina, i miei compagni con i quali ho lottato fino all’ultimo momento. Tutti i direttori, da Corvino a Pradè, e poi Commisso e tutti gli allenatori. Vorrei soprattutto nominare Italiano, che mi ha aiutato tanto, e Prandelli che ha fatto tantissimo per me. Lo ringrazierò sempre. E i tifosi, che mi hanno supportato nel bene o nel male“, ammette il serbo.

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Vlahovic: “La maglia della Juve pesa, vi spiego perché ho scelto la 7”

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Vlahovic: “La maglia della Juve pesa, vi spiego perché ho scelto la 7”

Sulla scelta del numero di maglia si è discusso molto, forse troppo. La 7 che fu di Cristiano Ronaldo adesso ha un nuovo proprietario. Nessun paragone col campione portoghese però, i motivi della decisione sono meno cervellotici di ciò che si è pensato e scritto. “Tutte le maglie della Juve pesano. Il numero della maglia non è importante, conta come scendiamo in campo. L’ho scelta perché era quella più vicina alla 9. Altre cose non mi interessano molto. La cosa più importante è vincere”, taglia corto il serbo.

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Infine una battuta sul legame con Federico Chiesa, compagno di spogliatoio ai tempi di Firenze, amico ritrovato alla corte di Max Allegri: “Ho sentito Federico, come sapete noi abbiamo un bellissimo rapporto anche perché prima abbiamo giocato insieme. Mi dispiace per quello che gli è successo, lo aspetteremo e non vedo l’ora di scendere in campo con i compagni”. “La Juve non aspetta nessuno e devo farmi trovare pronto – prosegue – qui conta vincere. Non ci sono più scuse“, conclude.

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